L’importanza del ruolo del farmacista nella cura dei problemi di salute passa anche per la presa in carico di particolari condizioni che richiedono un approccio multidisciplinare. Con questo intento il farmacista Francesco Fratto, titolare a Portogruaro, in provincia di Venezia, ha dato alle stampe il lavoro «Intestino senza pensieri», edito da Sperling & Kupfer, in libreria da martedì 20 settembre 2022. Ciò individuando «l’insieme di fattori che agiscono sulla salute intestinale», mettendo a punto «un approccio unico che ha già cambiato la vita a migliaia di persone».

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Il disturbo gastrointestinale nella popolazione mondiale

Come evidenzia lo stesso Fratto, «buona parte della popolazione mondiale soffre di qualche forma di disturbo gastrointestinale: in Italia una persona su dieci, ma sopra l’equatore la media è di due su dieci, e in alcuni Paesi addirittura di tre. Stipsi, gonfiore e dolore addominale sono malesseri che spesso restano irrisolti nonostante il continuo peregrinare in cerca di soluzioni. Negli ultimi anni innumerevoli ricerche hanno poi messo in luce come il funzionamento dell’intestino abbia ripercussioni sul benessere generale della persona».

L’importanza dell’intestino

Nella prefazione a cura di Filippo Ongaro, tra i precursori europei della medicina anti-aging e funzionale, si evidenzia come «l’intestino si fa sentire forte e chiaro quando siamo tesi, quando siamo innamorati e felici oppure spaventati. Insomma, l’apparato che elabora ciò che mangiamo non si occupa solo di cibo e nutrienti ma interviene nel definire gli stati emotivi in modo bidirezionale: il cervello influenza l’intestino ma è vero anche il contrario ossia che l’intestino influenza il cervello. Un intestino che funziona bene quindi è un passo in più verso una persona che funziona bene e che vive in modo felice». In tale direzione «il dottor Fratto propone un metodo di quattro step che, modificando alcune abitudini e applicando semplici e immediate strategie, riduce stress, infiammazione e disagi».

I contenuti di «Intestino senza pensieri»

Quanto ai contenuti «la prima sezione è dedicata a conoscere l’organo, un po’ come fosse una macchina che ci porta in giro ma di cui ancora non conosciamo la forma, o il funzionamento, e nella quale spesso mettiamo carburante che non ci aiuta a carburare». La seconda «è volta a riflettere sul nostro modo di vivere, sui nostri tempi stressogeni. Su come e perché mettere in atto una serie di piccoli cambiamenti che aiutano il nostro intestino (e noi) a essere più felice. Si tratta di un lavoro interiore e degli effetti del nostro rapporto con il mondo e con le persone che ci circondano». Nella terza parte l’autore «parla della scala del benessere e dei suoi quattro gradini (in discesa) verso un intestino senza pensieri: il riposo, l’alimentazione, il movimento e la respirazione». Infine «la quarta e ultima parte esplora integrazione e nutraceutica, tirando le conclusioni e le fila».

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