Un settore in salute che guarda al futuro, puntando su innovazione e ricerca. E che auspica una regolamentazione armonizzata a livello europeo per gli integratori alimentari per rendere le imprese italiane sempre più competitive e all’avanguardia. È quanto emerso dell’assemblea annuale di Integratori & Salute, a Roma il 3 ottobre 2024. Come spiegato dalla sigla «nel nostro Paese, la ricerca e il mantenimento del benessere fisico e mentale rappresentano valori portanti per gli italiani e, negli ultimi tempi, hanno assunto ancora più rilevanza: in questo scenario, il ruolo degli integratori alimentari riveste sempre maggiore centralità. Nell’ultimo anno, sono quasi 30 milioni gli italiani adulti (73%) che hanno utilizzato integratori alimentari almeno una volta e più di 8 su 10 (83%) li hanno usati nel corso della propria vita».
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Crescita del settore degli integratori più contenuta rispetto agli anni passati
Germano Scarpa, presidente di Integratori & Salute, ha spiegato che «oggi registriamo una crescita del settore degli integratori certamente più contenuta rispetto agli anni passati, soprattutto se guardiamo al periodo pandemico, ma parliamo comunque di un mercato che è ormai divenuto molto più solido e maturo». Secondo Scarpa «le persone che si avvicinano al consumo di integratori continuano ad aumentare e chi li usa già, dimostra una fedeltà crescente, ampliando anche la gamma di integratori utilizzati. Si tratta di un segnale estremamente positivo per l’intero comparto tuttavia, questo progresso sembra essere in netto contrasto con la situazione normativa a livello europeo. È auspicabile, pertanto, un’armonizzazione delle regole sugli integratori a questo livello, perché oggi ci troviamo di fronte a una regolamentazione frammentata che penalizza l’innovazione nel nostro Paese. Anche i processi di registrazione di nuovi nutrienti, come i ’novel food’, vengono gestiti con metodologie ormai superate rispetto alle attuali conoscenze, una loro semplificazione comporterebbe enormi benefici sia per il settore che per i cittadini».
Utilizzo più strutturato degli integratori
Scarpa ha poi sottolineato che «un utilizzo più strutturato degli integratori nei prossimi anni può costituire un’importante risorsa per i sistemi sanitari nazionali. L’integratore alimentare ha un ruolo cruciale nell’allungare il tempo di salute delle persone. Una recente ricerca, realizzata da Pwc su dati Food supplements Europe, ha dimostrato che l’adozione su larga scala di Omega 3 potrebbe far risparmiare all’Europa circa 20 miliardi di euro di spesa sanitaria. E questo considerando un solo un nutriente. Se estendessimo il discorso anche ad altri nutrienti, il risparmio derivante dall’uso di integratori, per la sanità pubblica, sarebbe enorme».
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