Cinquantadue somministrazioni invece di 365 è il cambiamento nella gestione del diabete promesso dall’insulina settimanale. La molecola, chiamata Icodec e prodotta da Novo Nordisk, è la prima al mondo “a lento rilascio” e ha ottenuto l’approvazione dell’ente regolatorio europeo Ema per la commercializzazione in Europa basata sui dati di sicurezza ed efficacia del programma di Fase 3 a Onwards. La somministrazione settimanale offre un vantaggio anche per i pazienti più anziani, con più patologie in poli trattamento farmacologico e per gli operatori sanitari che si occupano delle persone con diabete ricoverati o residenti in strutture di lunga degenza.

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I vantaggi legati alla somministrazione settimanale

Quanto ai vantaggi della somministrazione, la Società italiana di diabetologia ha osservato che essi «sono notevoli» e riguardano «la riduzione del carico di trattamento: meno iniezioni (da 7 a 1 a settimana) possono significare un minor numero di aghi, meno dolore e una maggiore semplicità, migliorando la compliance e la qualità della vita». Per la Sid è un «miglioramento del controllo glicemico e minore rischio di ipoglicemia: le formulazioni settimanali rilasciano l’insulina in modo più costante, riducendo i picchi e i cali di zucchero nel sangue e il rischio di ipoglicemia grave. Il migliore controllo glicemico a lungo termine può ridurre il rischio di complicazioni diabetiche come malattie cardiache, ictus, nefropatia e retinopatia».

Avogaro: «Auspichiamo che Aifa dia il suo nulla osta all’approvazione»

Angelo Avogaro, docente e presidente Sid, ha osservato che «l’insulina settimanale è una innovazione attesa da tempo sia per le persone con diabete di tipo 1 e 2, per gli effetti positivi sia dal punto di vista clinico che sociale auspichiamo quindi che Aifa dia il suo nulla osta all’approvazione di questa insulina innovativa, che coniuga benefici clinici a sostenibilità ambientale grazie alla diminuzione nel numero di penne utilizzate e quindi all’uso della plastica». Per Avogaro «si tratta di un miglioramento evidente nella gestione della malattia, con ripercussioni positive sia sulla qualità di vita che sull’aderenza al trattamento. La necessità della somministrazione quotidiana, infatti, può essere stressante e influire sulla continuità di trattamento. La nuova insulina basale viene somministrata sottocute, una sola volta alla settimana, e ha mostrato di migliorare il controllo glicemico, rispetto alla versione giornaliera, senza un aumento del rischio di ipoglicemia».

Mettere al centro la persona con il diabete

Avogaro ha poi ricordato che «mettere la persona con diabete al centro significa prendere in considerazione anche i suoi bisogni sociali e di vita. Meno iniezioni offrono più flessibilità per la routine quotidiana, viaggi e attività sociali. E ridurre le iniezioni frequenti può diminuire lo stress, l’ansia e la depressione associati al diabete con un impatto emotivo inferiore oltre ad un aumento del senso di controllo e di autoefficacia. Una sola iniezione settimanale può aumentare l’aderenza che è un elemento importante per migliorare gli esiti di salute e ridurre sia i ricoveri ospedalieri che i costi che ne derivano».

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