Come riportato da FarmaciaVirtuale.it ai propri lettori, IQVIA ha somministrato un sondaggio a circa 300 farmacie, fotografando uno spaccato sulla Farmacia dei servizi. IQVIA ha rilevato che «per il 78% della popolazione le farmacie sono state un punto di riferimento durante il Covid, un momento in cui era difficile accedere al proprio medico. Infatti, la pandemia ha accelerato un processo di cui si parlava da anni. L’attesa, a medio termine, è che si rafforzi il rapporto di fiducia del cittadino con il proprio farmacista nella prospettiva che il farmacista assuma sempre più un ruolo di consulenza, non solo nella promozione del benessere, ma anche nella prevenzione e nel monitoraggio delle patologie croniche. L’attesa a lungo termine, invece, è che si sviluppino servizi anche di consulenza in farmacia e strumenti digitali (telemedicina, teleconsulto) per il monitoraggio del paziente a domicilio».
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Rapporto nuovo con il farmacista di fiducia
Dopo il parere di Andrea Mandelli, presidente della Fofi, arriva quello di Silvia Nencioni, presidente di Omeoimprese. Secondo la dirigente, «la crescente centralità delle farmacie messa in luce dal sondaggio IQVIA traccia la strada non solo formale, ma anche sostanziale, di una rivoluzione del ruolo del farmacista, sempre più un consulente fidato e presidio sanitario di quartiere, punto di riferimento per la salute pubblica». Per Nencioni «la Farmacia dei servizi, il Covid, ma anche la crisi del sistema sanitario con la carenza strutturale di medici di medicina generale e pediatri – continua Nencioni – ha spinto i cittadini a cercare un rapporto nuovo con il farmacista di fiducia che nel corso degli anni si è trasformato in un primo presidio di ascolto e assistenza». Alla luce di quanto rilevato, Nencioni ha spiegato che «in assenza di foglietto illustrativo con indicazioni terapeutiche e posologia i nostri farmaci hanno bisogno di essere consigliati da professionisti competenti perché le cure siano efficaci e strutturate in base alle reali necessità di salute delle persone».
Farmacie che forniscono servizi
Nel sondaggio pubblicato, IQVIA ha rilevato che la pandemia ha accelerato lo sviluppo della Farmacia dei servizi, che da presidio per la dispensazione di medicine diventa sempre più un avamposto di salute sul territorio. Questo avviene in un contesto nel quale la popolazione invecchia, ma è sempre più attenta alla salute e alla prevenzione. Sul campione di circa 300 farmacie rappresentative dell’intero territorio nazionale analizzato da IQVIA, la percentuale delle farmacie che forniscono servizi varia in funzione del tipo di prestazione erogata. Circa il 20% eroga servizi avanzati come il monitoraggio delle terapie e il teleconsulto. Il 30-35% fornisce servizi di prevenzione, come per esempio la vaccinazione per l’influenza. Il 68% consegna farmaci a domicilio e l’80-90% esegue semplici esami diagnostici come la misurazione della pressione o della glicemia.
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