Come riportato da FarmaciaVirtuale.it ai propri lettori, lo scorso novembre si è tenuta l’iniziativa benefica “In farmacia per i bambini”, a cura della Fondazione Francesca Rava. A livello nazionale l’evento ha riscosso grande successo, ma anche su base locale. A fornire un focus sull’andamento nell’area veronese è stata Federfarma Verona. Il sindacato ha reso noto che «l’iniziativa, patrocinata tra gli altri dal Comune di Verona e dalla Regione Veneto, ha visto la provincia scaligera in testa alla classifica veneta con il 40% dei prodotti raccolti a livello regionale». In generale «in Veneto le farmacie aderenti sono state 351 con una raccolta di quasi 29.000 prodotti distribuiti a 68 enti sul territorio».
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Bilancio positivo e soddisfazione dei dirigenti
Per Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona e coordinatrice locale “In farmacia per i bambini”, si tratta di un fattore positivo. La dirigente ha sottolineato che «un incremento del 21% era davvero inimmaginabile, nonostante il continuo incremento delle farmacie aderenti alla raccolta. Questo significa che i veronesi si fidano delle farmacie perché sanno che ogni prodotto donato andrà a buon fine e percepiscono che c’è davvero bisogno di aiuto. Grazie quindi a tutti, cittadini, farmacie e l’esercito dei 260 volontari che per una settimana si è attivato fornendo un supporto fondamentale. Insieme siamo riusciti a superare le già lusinghiere raccolte degli anni precedenti per il bene dei minori che si trovano in stato di povertà sanitaria».
Occasione di solidarietà collettiva
Secondo Gianmarco Padovani, vicepresidente di Federfarma Verona e tramite con l’associazione Aps Malve di Ucraina, «è motivo di orgoglio avere aiutato la popolazione ucraina in questa occasione di solidarietà collettiva, oltretutto nel corso di un inverno particolarmente duro, sotto tutti i punti di vista». In tale direzione «le farmacie e i farmacisti come operatori della sanità si schierano sempre contro la sofferenza indipendentemente da situazioni, religioni ed etnie. In questo frangente storico è innegabile che la popolazione ucraina, con i suoi tanti minorenni, sia particolarmente bisognosa di aiuti, tra i quali spiccano per evidenti ragioni, quelli legati alla salute».
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