La vaccinazione è tra le principali strategie di sanità pubblica per la prevenzione delle malattie. Un programma di vaccinazione che copra l’intero ciclo di vita può migliorare la salute della popolazione sia direttamente, riducendo l’incidenza delle malattie, sia indirettamente, aumentando la produttività e riducendo le disabilità a lungo termine. A far luce sul ruolo delle farmacie in relazione alla pratica vaccinale è un report della Federazione internazionale farmaceutica (Fip), in cui è stato evidenziato che l’accesso equo ai vaccini, soprattutto per le popolazioni a rischio o difficili da raggiungere, è un obiettivo prioritario. Dunque, la farmacia gioca un ruolo rilevante anche per via di capillarità e possibilità di interagire direttamente con i pazienti.

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Il contributo della farmacia alla vaccinazione: un modello in evoluzione

Secondo i dati della Fip, nel 2016 solo 19 paesi e aree geografiche avevano implementato la vaccinazione in farmacia. Nel 2024, il numero è salito ad almeno 56 paesi. La possibilità per i farmacisti di prescrivere e somministrare vaccini, come quelli contro l’influenza e il pneumococco, ha semplificato il percorso vaccinale per i pazienti, riducendo la necessità di appuntamenti multipli e migliorando l’accesso ai vaccini. In 44 paesi, i farmacisti hanno l’autorità di somministrare vaccini, mentre in 25 paesi possono prescrivere vaccini antinfluenzali. Ciò ha portato a un aumento della copertura vaccinale, come dimostrato da esempi in paesi come il Canada, dove il coinvolgimento dei farmacisti ha ridotto i tempi di attesa e migliorato la fiducia del pubblico nei confronti delle vaccinazioni.

Formazione e remunerazione: elementi per il successo della vaccinazione in farmacia

La formazione dei farmacisti è solo uno degli aspetti utili a garantire la qualità del servizio vaccinale erogato in farmacia. Dal 2016 al 2024, il numero di paesi che erogano formazione sulla vaccinazione ai farmacisti è aumentato da 12 a 64. In alcuni paesi, i farmacisti sono coinvolti anche nell’educazione della comunità sui vaccini, contribuendo a ridurre l’esitazione vaccinale. Un altro aspetto fondamentale è la remunerazione. In particolare, modelli di finanziamento sostenibili, che includano il rimborso da parte dei sistemi sanitari pubblici o privati, sono essenziali per l’accesso equo ai vaccini e incentivare i farmacisti a offrire questo servizio. In Portogallo, ad esempio, l’accesso alla vaccinazione antinfluenzale senza prescrizione e senza costi aggiuntivi ha portato a un aumento del 32% della copertura vaccinale tra gli over 65. Si rimanda al report della Fip nell’area “Documenti allegati”.

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