Il disegno di legge sulla responsabilità professionale ed il rischio clinico è stato approvato dalla commissione Igiene e Sanità del Senato. Il testo dovrà ora essere votato dall’Aula, quindi tornare alla Camera per l’approvazione definitiva. Ad annunciare l’ok in commissione è stato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha parlato di «passo avanti importante». Numerose le novità: si comincia con la possibile attribuzione al difensore civico, da parte delle Regioni, delle funzioni di garante del diritto alla salute. Nelle stesse Regioni, inoltre, dovrà essere istituto un Centro per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente, che comunicherà con un “Osservatorio nazionale delle buone pratiche”. Una relazione sull’attività di quest’ultimo sarà trasmessa ogni anno al Parlamento. Un decreto ministeriale dovrà poi istituire un elenco di società scientifiche; i professionisti della salute dovranno quindi attenersi alle linee guida per le buone pratiche clinico-assistenziali elaborate dalle istituzioni nonché dalle stesse società. Tutte le strutture sanitarie dovranno inoltre attivare iniziative di monitoraggio e prevenzione dei rischi, mentre vengono introdotti nuovi obblighi in materia di trasparenza (anche per quanto riguarda i risarcimenti erogati).
Le linee guida avranno anche un ruolo nel momento in cui si cercherà di stabilire una responsabilità penale da parte dei professionisti della salute. Quanto alla responsabilità civile, essa è definita di natura contrattuale, anche per quanto riguarda le prestazioni intramurarie; come già riportato in precedenza, ad essere incaricata della trattazione sarà la Corte dei Conti. È confermato inoltre l’obbligo di assicurazione per le strutture sanitarie (un decreto ministeriale definirà i criteri di vigilanza in capo all’Ivass). Viene poi introdotta la possibilità di agire in modo diretto da parte del soggetto danneggiato, nei confronti della compagnia d’assicurazione. Viene quindi istituito un fondo di garanzia per i danni derivanti da responsabilità sanitaria, la cui misura sarà individuata con un successivo decreto ministeriale. Come riferito dall’Ansa, la presidente della Commissione XII di Palazzo Madama Emilia Grazia De Biasi, ha parlato di «lavoro importante, condiviso e approfondito che ha migliorato il testo già pregevole approvato dalla Camera», impegnandosi a far sì che il provvedimento « possa essere approvato entro il mese di novembre».
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