Durante la pandemia i farmacisti hanno contribuito alla gestione della salute pubblica anche dando numerosi consigli sull’igiene personale e aiutando la popolazione a gestire le preoccupazioni su virus e germi in generale. Un ambito che, secondo un report realizzato dal Global pharmaceutical observatory (Gpo) dell’International pharmaceutical federation (Fip), è diventato una sorta di nuovo servizio per la farmacia. Lo studio, che ha coinvolto vari paesi, tra cui India, Indonesia, Arabia Saudita, Sudafrica e Thailandia, ha messo in luce la necessità per i team farmaceutici di ricevere un’adeguata formazione sull’argomento. Come dichiara Christopher John, responsabile Fip per i dati e l’intelligence e coautore del rapporto, «l’igiene, generale e personale, è un aspetto importante della cura di sé. Il report mostra che i farmacisti e i loro team possono offrire un servizio prezioso per consentire alle persone di mantenere la salute e prevenire e gestire le malattie. Tuttavia, il nostro studio ha anche indicato che la professione ha bisogno di maggiore supporto formativo riguardo questo argomento». Lo studio, disponibile online, è intitolato “What community pharmacy teams need to support good hygiene as part of people’s self-care” (“Di cosa hanno bisogno i team delle farmacie di comunità per supportare una buona igiene come parte della cura personale”).
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Il ruolo del farmacista dopo la pandemia
Secondo le evidenze della Fip, il ruolo del farmacista nel fornire consulenza igienico-sanitaria è cambiato rispetto agli anni precedenti all’emergenza sanitaria per il Covid-19. «Prima della pandemia – si legge nel report – l’area di interesse era limitata all’igiene orale. Ai farmacisti veniva spesso chiesto di fornire consulenza e informazioni solo sull’igiene e la salute orale. Tuttavia, il ruolo dei farmacisti si è evoluto e ampliato durante la crisi sanitaria, dimostrando che i pazienti possono trarre beneficio dalla capacità del farmacista di comunità di occuparsi di diversi ambiti, inclusa l’educazione degli utenti su aspetti igienici e altre misure di prevenzione delle infezioni». I dati emersi dall’indagine della Fip sottolineano la funzione del farmacista quale consulente per la popolazione che vuole sapere come difendersi da germi e patogeni. In quest’articolata materia, oltre alle indicazioni più pratiche su norme igieniche e uso di prodotti disinfettanti, rientra anche il corretto uso degli antibiotici, spesso considerati erroneamente in grado di debellare qualsiasi tipo di infezione. Ed è questa una delle aree in cui i farmacisti si sono rivelati particolarmente utili.
Gli ambiti da approfondire con la formazione
Per fornire consulenza professionale alla popolazione, i farmacisti devono avere una buona preparazione su diversi temi. Secondo i rispondenti al sondaggio, tra questi rientrano l’uso appropriato degli antibiotici (48,3%), le norme di igiene quotidiana quali la tecnica corretta del lavaggio delle mani (38,3%), gli aspetti igienici relativi alla preparazione del cibo (26,7%) e a come mantenere un buon livello di igiene durante i viaggi (21,7%). A queste si aggiungono l’uso di prodotti per l’igiene e disinfettanti a casa (30%), informazioni utili a prevenire infezioni respiratorie (31,7%) e intestinali (28,3%). Le modalità formative preferite dai farmacisti per acquisire competenze e aggiornarsi sono per lo più da remoto, come webinar, e-learning e materiali informativi online (70%), iniziative educative per il team della farmacia (60%) e brevi corsi specialistici per farmacisti (46,7%).
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