Il 16 maggio 2024 il comitato di sicurezza dell’Ema, Prac, ha raccomandato la sospensione dell’autorizzazione all’immissione in commercio dei prodotti medicinali contenenti 17-idrossiprogesterone caproato (17- Ohpc) nell’Unione europea (Eu). Come si legge in una nota dell’Ente regolatorio, «una revisione condotta dal Prac ha concluso che c’è un possibile ma non confermato rischio di cancro nelle persone esposte in utero al 17-Ohpc. Inoltre, la revisione ha preso in considerazione nuovi studi che hanno mostrato che il 17-Ohpc non è efficace nel prevenire il parto prematuro, ci sono anche dati limitati sulla sua efficacia negli altri usi autorizzati». Il Prac ha ricordato che «in alcuni paesi europei, i medicinali a base di 17-Ohpc sono autorizzati in forma di iniezioni per prevenire l’aborto o il parto prematuro nelle donne in gravidanza. Sono, inoltre, autorizzati per il trattamento di vari disturbi ginecologici e della fertilità, compresi i disturbi causati dalla carenza di un ormone chiamato progesterone».
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L’analisi dei dati disponibili
Considerando i dati disponibili «il Prac ha esaminato i risultati di un ampio studio di popolazione, che ha valutato il rischio di cancro nelle persone che erano state esposte al 17-Ohpc nel grembo materno, per un periodo di circa 50 anni dalla nascita. I dati di questo studio suggeriscono che queste persone potrebbero avere un rischio maggiore di cancro rispetto a coloro che non sono stati esposti a questi medicinali. Tuttavia, il Prac ha osservato che nello studio era presente un numero basso di casi di cancro e che lo studio presentava alcune limitazioni, come per esempio informazioni limitate sui fattori di rischio per il cancro. Il Comitato ha pertanto concluso che il rischio di cancro nelle persone esposte al 17-Ohpc nell’utero è possibile, ma non può essere confermato a causa di incertezze».
Raccomandazione della sospensione dei medicinali con idrossiprogesterone caproato
Nella sua revisione, «il Prac ha considerato anche i dati sull’efficacia dei medicinali contenenti 17-Ohpc nei loro usi autorizzati, compresi i risultati di uno studio2 che esaminava l’efficacia nella prevenzione del parto prematuro. Lo studio, che ha coinvolto oltre 1.700 donne incinte con una storia di parto pretermine, ha rilevato che il 17-Ohpc non è più efficace del placebo (un trattamento fittizio) nel prevenire parti prematuri ricorrenti o complicazioni mediche nei neonati dovute alla prematurità. Il Comitato ha inoltre esaminato due meta-analisi (analisi combinate di più studi) pubblicate, che hanno confermato che il 17-Ohpc non è efficace nel prevenire il parto pretermine. Per gli altri usi autorizzati del 17-Ohpc, il Prac ha concluso che esistono prove limitate di efficacia. Durante la revisione è stato richiesto anche il contributo di esperti in ostetricia, ginecologia e trattamenti della fertilità, nonché dei rappresentanti dei pazienti». Alla luce di quanto evidenziato, «tenendo presente i dubbi relativi al possibile rischio di cancro nelle persone esposte in utero al 17- Ohpc, insieme ai dati sull’efficacia del 17-Ohpc nei suoi usi autorizzati, il Prac ha ritenuto che i benefici del 17-Ohpc non superano i rischi in nessuno degli usi autorizzati. Il Comitato raccomanda pertanto la sospensione delle autorizzazioni all’immissione in commercio per questi medicinali. Sono disponibili opzioni di trattamento alternative».
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