«Non possiamo accettare che il presidente Mandelli continui a vedere le parafarmacie come un errore da risolvere e a non rispettare il ruolo del farmacista in parafarmacia. Parlare di disoccupazione per i farmacisti e poi ignorare che in questi anni le parafarmacie sono state l’unica nuova fonte di occupazione per i farmacisti non e’ razionale». È quanto esprime Davide Giuseppe Gullotta, presidente della Federazione nazionale parafarmacie italiane, a margine di alcune dichiarazioni circolate sugli organi di informazioni, di Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi). «Proprio la Fofi – prosegue Gullotta – se si pone il problema dell’occupazione dovrebbe guardare alla parafarmacia come ad una risorsa ancora non sfruttata e valorizzata a dovere, e non come ad un’anomalia. Quello che pero’ ci spiace di più è sentire espressioni, in riferimento alle parafarmacie». Tra queste, evidenzia il dirigente, «Istituto che non ha eguali nel mondo», oppure «Liberalizzazioni improprie». Dichiarazioni che secondo il presidente della Fnpi «vedremmo più adatte al presidente di Federfarma e non al presidente di tutti i farmacisti».
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Nello stesso comunicato, Gullotta auspica dal presidente della Fofi «un impegno volto a migliorare tanto il sistema di accesso alla professione quanto la libertà professionale per i farmacisti». A tal proposito, ricorda Gullotta, «queste “liberalizzazioni improprie” da 10 anni a questa parte permettono a migliaia di farmacisti (quasi 10000) di portare a casa uno stipendio e hanno creato oltre 4300 nuove attività sul territorio». Da qui, l’appello: «Contestiamo al presidente Mandelli, proprio in ragione del suo ruolo doppio ruolo di presidente Fofi e parlamentare, ora al secondo mandato, il non aver fatto abbastanza per i farmacisti ed in particolar modo per i farmacisti di Vicinato. Ci aspettiamo risposte diverse e concrete dal nostro presidente e parlamentare, e non una mera alzata di mani o provvedimenti rivolti solo a tutela della farmacia».
Non è la prima volta che la Federazione nazionale parafarmacie italiane prende una posizione in seguito a considerazioni espresse a carico dei farmacisti titolari di parafarmacia. Ad entrare nel mirino della Fnpi, lo scorso aprile, era stata la Federazione nazionale associazioni giovani farmacisti (Fenagifar), che aveva fatto circolare un’opinione sul tema delle liberalizzazioni, affermando come esse «siano state un grande favore per la gdo». A tale espressione aveva ribattuto appunto la Fnpi, evidenziando che «Fenagifar finge di ignorare il dato macroscopico di 4300 parafarmacie e circa 10000 posti di lavoro, molti di questi per giovani farmacisti, creati proprio dalla legge Bersani in questi anni».
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