Durante l’anno fiscale 2022/23, che si è concluso il 31 gennaio 2023, il Gruppo Phoenix, che controlla in Italia anche il distributore intermedio Comifar, ha presentato un bilancio solido in un contesto difficile. Secondo quanto evidenziato nella relazione annuale del Gruppo, la posizione di leader europeo nel settore sanitario è stata rafforzata grazie alla conclusione dell’acquisizione di settori di McKesson Europe. Nel quarto trimestre dell’anno fiscale 2022/23 (da novembre 2022 a gennaio 2023), per la prima volta, le parti acquisite di McKesson Europe sono state completamente integrate nei principali dati finanziari del gruppo Phoenix.
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Performance operative del Gruppo Phoenix
La performance operativa totale dell’azienda ha registrato un aumento del 15,9 per cento rispetto all’anno precedente, arrivando a 45,9 miliardi di euro. Questo indicatore, che comprende il fatturato e la gestione delle tariffe di servizio, è fondamentale per il settore della distribuzione farmaceutica. In confronto all’anno precedente, anno in cui la performance era a 36,3 miliardi di euro, il fatturato è aumentato del 18,2 per cento. Anche tenendo conto del fatturato delle aziende McKesson acquisite, pari a 3,0 miliardi di euro, il gruppo Phoenix ha superato il livello di crescita dei mercati farmaceutici europei.
Previsioni per l’anno fiscale 2023/24
Per l’anno fiscale 2023/24, l’azienda prevede di continuare a sostenere costi elevati per il trasporto e l’energia, oltre a costi dovuti a carenze persistenti nella fornitura di medicinali. Tuttavia, grazie alle acquisizioni, alla crescita organica e ai guadagni di efficienza, il gruppo Phoenix si aspetta di rafforzare la propria posizione sul mercato. Per l’anno in corso, prevede una crescita leggermente superiore a quella dei mercati farmaceutici europei e in quasi tutti i mercati nazionali in cui l’azienda è presente. Per il 2023/24, la previsione per il profitto prima delle tasse è inferiore al livello del 2022/23 a causa degli effetti dell’acquisizione, di un ammortamento e una svalutazione più elevati, così come di costi di finanziamento più elevati a seguito di un aumento dei tassi di interesse e del debito netto. È previsto un lieve aumento del rapporto patrimoniale.
Seidel (Phoenix Pharma SE): «Raggiunto un traguardo importante»
Sven Seidel, amministratore delegato di Phoenix Pharma SE, ha sottolineato che «durante l’anno in esame, nonostante l’aumento significativo dei costi, ad esempio per il trasporto e l’energia, la nostra performance in termini di fatturato e risultati è stata robusta». Secondo Seidel, «l’acquisizione di parti di McKesson Europe ci ha dato un impulso aggiuntivo. Grazie a questa acquisizione abbiamo raggiunto un traguardo importante, compiendo un passo significativo per il futuro dell’azienda. Di fronte ai cambiamenti del mercato, il gruppo Phoenix ora poggia su basi ancora più solide, sia dal punto di vista operativo che geografico». Inoltre «in Germania, il principale grossista farmaceutico ha registrato un aumento del fatturato su base annua del 10,9 per cento, pari a 1,2 miliardi di euro, per un totale di 11,9 miliardi di euro. Questo sviluppo è stato dovuto in particolare a un aumento del fatturato derivante da medicinali su prescrizione».
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