Il Gruppo Phoenix, che controlla in Italia il distributore intermedio Comifar, ha annunciato l’intenzione di raggiungere la neutralità del carbonio nelle proprie operazioni aziendali entro il 2030. Questo obiettivo prevede una diminuzione delle emissioni di almeno il 30% (ambiti 1 + 2). Secondo quanto evidenziato, le principali fonti di emissioni delle operazioni aziendali del Gruppo Phoenix sono il consumo di elettricità, seguito dai veicoli a gasolio e dall’uso di gas naturale. L’azienda intende raggiungere una riduzione delle emissioni principalmente attraverso misure di efficienza energetica, cambiamento delle fonti energetiche (ad esempio, passando dai veicoli diesel a quelli elettrici), acquisto di energia elettrica verde e produzione autonoma di energia tramite pannelli solari.

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L’iniziativa “Science based targets”

Il Gruppo Phoenix si sta basando sull’iniziativa “Science based targets”, che promuove un’azione climatica ambiziosa nel settore privato, consentendo alle organizzazioni di stabilire obiettivi di riduzione delle emissioni basati sulla scienza. Oltre alla riduzione effettiva delle emissioni, Phoenix compenserà la quantità rimanente di CO2 sostenendo progetti di alta qualità per il credito carbonio a partire dal 2030. In parallelo, all’attenzione posta sulle emissioni all’interno della propria unità aziendale, il fornitore sanitario sta lavorando per ottimizzare la raccolta dati delle proprie emissioni lungo la catena di approvvigionamento (Emissioni di ambito 3).

L’agenda sulla sostenibilità di Phoenix

Di recente, l’azienda ha lanciato un’agenda sulla sostenibilità che affronta cinque aree principali: azione per il clima, economia circolare, catene di approvvigionamento responsabili, diversità e pari opportunità, nonché coinvolgimento della comunità. Per far progredire ulteriormente questa agenda, Phoenix si è concentrata nello sviluppo di una strategia climatica nel corso degli ultimi mesi. Leon Jankelevitsh, membro del Consiglio di amministrazione per la logistica sanitaria e la catena di approvvigionamento sostenibile, ha sottolineato che «in quanto parte della società e principale fornitore sanitario in Europa, è nostro dovere contribuire a una maggiore protezione del clima, specialmente nel minimizzare i rischi per la salute correlati all’aumento delle temperature». Jankelevitsh ha ribadito la convinzione che «il successo economico della nostra azienda sia indissolubilmente legato alla responsabilità sociale e ambientale. Le aspettative dei nostri clienti, dipendenti e investitori stanno crescendo, così come i requisiti normativi».

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