Comifar, distributore intermedio operante in Italia controllato da Phoenix Group, ha fatto sapere che la propria efficienza operativa, nel triennio 2017-2020, è aumentata del 7%. Ciò fornendo una serie di dati che forniscono il quadro del contesto operativo su scala nazionale, potendo disporre di «4 hub e 23 unità distributive, per un totale di 138mila metri quadrati, 100mila referenze gestite, oltre 1.000 automezzi, 21.200 consegne al giorno, 200mila km percorsi e 5mila comuni serviti ogni giorno», con «più di 12.500 clienti» serviti. Secondo quanto ha fatto sapere Comifar, inoltre, i risultati sono stati resi possibili anche al forte investimento in tecnologia e digitalizzazione, il cui percorso è cominciato nel 2017.
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Il metodo “bottom-up”
«Il consolidamento della metodologia lean nelle unità distributive con modello “bottom-up”, consentendo la diffusione di “Best Practices” e una serie di costanti migliorie che portano ogni giorno a perfezionare flussi e processi», si legge in una nota, «investimenti in impianti di ultima generazione per la gestione dei prodotti medio-basso rotanti», oltre che a «una revisione delle Operations e dei Servizi per ridurne le complessità, valutandone la coerenza rispetto alle infrastrutture» e infine «l’ottimizzazione del network distributivo e del modello organizzativo». A queste si aggiunge «l’introduzione di tecnologie digitali che hanno consentito di evolvere e trasformare le interazioni e le comunicazioni con i fornitori e partner, così come le funzioni aziendali e i processi».
Porcelli: «Modernizzare metodologia distributiva»
«La nostra sfida – ha evidenziato Roberto Porcelli, group operations & logistics director – è quella di continuare a modernizzare la metodologia distributiva sul territorio, per rendere il nostro servizio sempre più agile, veloce ed efficiente». In tale direzione «abbiamo investito molto in innovazione nei recenti anni – ha sottolineato Porcelli – e oggi siamo gli unici in grado di fornire un servizio che non solo risponda perfettamente alle esigenze del mercato ma addirittura anticipi l’erogazione dei servizi e le aspettative dei farmacisti, grazie allo studio di big data e ad analisi predittive. La tecnologia di ultima generazione da noi impiegata, unita alla presenza massiccia sul territorio dei nostri hub e magazzini e alla nostra flotta di automezzi, ci consentono di consolidare la posizione di leader di mercato». Quanto al processo di modernizzazione, secondo Porcelli «la pandemia ha messo il turbo alla digitalizzazione, ma noi abbiamo intrapreso la strada verso di essa da anni e oggi questa strategia ha premiato la nostra azienda e le farmacie che si affidano a noi, in una crescita reciproca e continua».
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