Gruppo Chiesi ha fatto sapere, il 18 marzo 2024, di aver siglato un nuovo contratto integrativo aziendale per il triennio 2024-2026. Come evidenziato dall’azienda, «l’accordo, sottoscritto con le organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil di Parma, va a integrare il Ccnl chimico farmaceutico e si applica alle 2.276 persone che lavorano in Chiesi Farmaceutici e nella sua filiale commerciale Chiesi Italia e che operano nel nostro Paese». Inoltre «coerentemente con il percorso avviato da alcuni anni dal Gruppo Chiesi nell’ambito diversity & inclusion, il nuovo contratto integrativo pone la persona al centro e nasce dalla volontà di avere un impatto positivo sui propri collaboratori, in particolare promuovendo l’uguaglianza, cogliendo l’unicità, che trova espressione in esigenze personalizzate, e garantendo un migliore equilibrio tra vita lavorativa e vita professionale. Le principali novità riguardano il congedo parentale facoltativo, il congedo di genitorialità, che integra il congedo di paternità, e il supporto ai caregiver. A queste misure, si affiancano numerosi elementi migliorativi – rispetto al precedente accordo, siglato nel 2021 – per i lavoratori di Chiesi Farmaceutici e Chiesi Italia».
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Sostegno alla genitorialità
Per quanto concerne il sostegno alla genitorialità, l’azienda ha fatto sapere che «il nuovo contratto integrativo aziendale del Gruppo Chiesi rappresenta un progresso notevole rispetto alla normativa italiana: l’obiettivo principale è favorire la condivisione delle responsabilità di cura in ambito familiare. La prima novità significativa riguarda il congedo parentale (regolato dal d.lgs. 151/2001 e successive modifiche), con il riconoscimento di una integrazione dell’indennità Inps fino al 100% della retribuzione (era al 60% nel precedente accordo contrattuale aziendale). La normativa italiana in materia di lavoro prevede, invece, il 30% della retribuzione per il congedo parentale facoltativo». In particolare «un’evoluzione notevole è rappresentata dal congedo di genitorialità, concetto che il Gruppo Chiesi adotta ad integrazione del congedo di paternità (d.lgs. 105/2022) e che si applica anche al caso di coppie omogenitoriali, indipendentemente dal genere dei componenti. In aggiunta ai dieci giorni previsti dalla legge, l’azienda riconosce ulteriori 12 settimane di congedo retribuito al 100%». Sempre sul frangente della genitorialità, Gruppo Chiesi ha evidenziato che altre misure «riguardano la possibilità di adozione del part time, che può essere concesso anche a genitori con figli sino a dieci anni di età, permessi aggiuntivi in caso di malattia e visite specialistiche dei figli e il sostegno economico, calcolato sulla base dell’Isee familiare, per il pagamento delle rette di asili nido e scuole materne, fino a un massimo di 600 euro mensili».
Quando il collaboratore è paziente o caregiver
Più nel dettaglio, Gruppo Chiesi ha evidenziato che «il nuovo contratto integrativo aziendale adottato per l’Italia da Chiesi Farmaceutici e Chiesi Italia propone una visione olistica: in una prospettiva a 360°, ogni lavoratore è una persona con esigenze uniche. A seconda delle situazioni, può essere: genitore, paziente con necessità di cura specifiche, o caregiver, chiamato ad assistere e supportare quotidianamente i propri figli, genitori o familiari che necessitano di assistenza. Una novità importante contenuta nel nuovo contratto integrativo aziendale riguarda proprio i lavoratori caregiver. In Italia, più di uno su tre (il 38%) si prende cura di un congiunto non autosufficiente (studio “Care 4 caregiver”, Jointly e Boston Consulting Group, maggio 2023). Oltre alle situazioni previste dalla legge 104, per assistere i familiari (entro il secondo grado o inclusi nello stesso stato di famiglia) che hanno bisogno di assistenza continua certificata da un medico specialista, i collaboratori di Chiesi Farmaceutici e Chiesi Italia potranno usufruire di 20 giorni di permessi aggiuntivi». Inoltre «rispetto all’accordo siglato nel 2021, viene poi potenziato l’istituto della Banca ore solidali: c’è ora la possibilità di offrire le proprie ferie ai colleghi in difficoltà che devono assistere non solo i figli minori ma anche i familiari in condizioni di salute che richiedano cure costanti». Dunque «con il nuovo contratto integrativo aziendale, Chiesi Farmaceutici e Chiesi Italia riconoscono ai lavoratori affetti da malattie oncologiche e/o malattie cronico degenerative un trattamento di maggiore tutela».
Migliore equilibrio tra lavoro e tempo libero
In aggiunta ai benefici apportati, Gruppo Chiesi ha evidenziato che «per soddisfare la richiesta di una sempre migliore life Harmony a partire dal primo semestre 2024, sarà adottato un modello di turnazione sostenibile per tutti i lavoratori della Global Manufacturing Division che operano in regime di ciclo continuo. Le novità più significative sono due: il rispetto del processo circadiano regolato dall’orologio biologico, che si traduce anche in un minor numero di notti lavorate, e la riduzione dell’orario di lavoro a 34 ore settimanali. Questa scelta ha ricadute positive anche in termini occupazionali sul territorio di Parma in quanto l’implementazione di tale modello prevede un ulteriore incremento della forza lavoro». Mentre «per quanto riguarda il personale non soggetto a lavori su turni, gli elementi di miglioramento dell’equilibrio del sistema casa-lavoro dei collaboratori continuano a essere rappresentati dall’orario di lavoro flessibile e dallo smartworking».
A favore delle donne vittime di violenza
Dopo aver siglato a novembre 2022 – in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – con i sindacati Filctem Cgil, Uiltec Uil e Femca Cisl un Manifesto contro la Violenza di Genere ispirato alle Convenzioni Ue e di Istanbul, Chiesi Farmaceutici e Chiesi Italia consolidano il proprio impegno nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere. In particolare, alle dipendenti che, oggetto di violenza, siano inserite all’interno di un programma di protezione, l’azienda garantisce il 100% della retribuzione per un periodo di ulteriori tre mesi rispetto alla normativa attualmente in vigore in Italia, che prevede tre mesi di copertura.
Dai flexible benefit al volontariato, altri miglioramenti e novità
Il nuovo contratto collettivo aziendale di Chiesi Farmaceutici e Chiesi Italia, valido per il nostro Paese, introduce poi una serie di ulteriori elementi migliorativi e novità rispetto al precedente accordo. Per fare alcuni esempi, con riferimento allo strumento dei flexible benefit, l’importo riconosciuto ai singoli collaboratori è destinato a crescere più del 70% tra il 2024 e il 2026. Nel caso del premio di partecipazione, nel rispetto del concetto di Valore Condiviso a cui è improntata l’azione del Gruppo Chiesi, viene introdotto per la prima volta un Obiettivo di Sostenibilità. Inoltre, i lavoratori aventi diritto potranno chiedere la conversione del premio, in parte o in toto, in flexible benefit: in questo caso la persona si vedrà riconosciuto un importo maggiorato del 15%. Per quanto riguarda il volontariato d’impresa, si introduce la possibilità di accedere a un pacchetto annuale di otto ore, da poter utilizzare per progettualità mirate a sostenere le categorie più vulnerabili, a promuovere la multiculturalità e l’integrazione, a tutelare l’ambiente. Altre ore sono inoltre concesse per il volontariato di competenza e ai dipendenti che, su base individuale, prestano la propria attività in favore di associazioni del terzo settore.
Una sustainable company che pone le persone, con le proprie esigenze, al centro
Giuseppe Accogli, Ceo del Gruppo Chiesi, ha mostrato la propria soddisfazione: «Insieme a prosperità, pazienti e pianeta, persone è uno dei quattro pilastri della nostra strategia di sostenibilità. Quando parliamo dei nostri collaboratori, ci poniamo l’obiettivo di favorirne il benessere e di accompagnarne la crescita, professionale e personale. Il nuovo contratto integrativo aziendale è una testimonianza concreta del nostro impegno come sustainable company e della volontà di prenderci cura delle nostre persone. Voglio sottolineare la modernità e, per diversi aspetti, l’unicità di questo accordo: in materia di sostegno alla genitorialità, di tutela dei caregiver e dei pazienti nel rapporto di lavoro, di gender equity e inclusività, il Gruppo Chiesi assume posizioni che superano l’attuale quadro normativo di riferimento, per l’Italia, in materia di contratti di lavoro».
Persone sono al cuore dell’accordo
Giacomo Mazzariello, Chief Hr Officer del Gruppo Chiesi, ha evidenziato che «le persone, con le loro necessità autentiche, che le rendono uniche, sono al cuore del nuovo accordo, che rappresenta lo sviluppo del cammino che abbiamo intrapreso nei campi diversity, equity e inclusion, coerentemente con la nostra natura di società benefit e certificata B Corp. Siamo fortemente convinti che investendo nel benessere dei nostri collaboratori e creando un ambiente di lavoro piacevole e di supporto alla loro crescita, possiamo sbloccarne il pieno potenziale, creando le condizioni per il successo sostenibile e duraturo del nostro business e garantendo l’attrattività del Gruppo Chiesi. Vogliamo continuare a essere un datore di lavoro di prima scelta, in un settore – quello biofarmaceutico – sempre più competitivo, internazionale e affamato di talenti».
La voce dei sindacati
Marco Todeschi, Davide Doninotti, Sarah Leonelli e Germano Giraud di Filctem Cgil, Uiltec Uil e Femca Cisl provinciali, unitamente ai rappresentanti sindacali, hanno osservato che «il rinnovo contrattuale del Gruppo Chiesi è sempre un accordo importante sia per le lavoratrici e i lavoratori dell’azienda sia per il territorio. È un contratto innovativo dal punto di vista dei diritti e anche dell’equilibrio casa-lavoro, è multidimensionale e trasversale perché coniuga effetti economici, equilibrio familiare, tutela, salute e sicurezza. La diminuzione dell’orario di lavoro, il sostegno alla genitorialità e alle fragilità sono le linee guida che intendiamo sempre perseguire nei rinnovi territoriali».
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