«Dal 6 al 12 febbraio, grazie all’impegno di 5.500 volontari e 4.500 farmacisti lombardi, basterà effettuare una piccola spesa, scegliendo tra i più comuni medicinali da banco, per aiutare chi non ha la possibilità di curarsi perché indigente». È quanto ha ricordato Federfarma Lombardia, la quale ha reso noto che «nell’edizione 2023 della Grf, con 158.594 farmaci, la Lombardia da sola ha contribuito per oltre il 26,5% al totale delle donazioni realizzate in tutta Italia. Quest’anno attesa la partecipazione all’iniziativa di circa 150.000 lombardi».
[Per non perdere le novità di settore, iscriviti alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it, nella tua email alle 7:00, dal lunedì al venerdì. Apri questo link]
Lombardia tra le Regioni più generose
In occasione dell’edizione 2023 della Grf, la Lombardia si è confermata tra le Regioni più generose. Come riferito dal sindacato regionale, «i farmaci raccolti sono stati 158.594 (oltre il 26,5% delle donazioni totalizzate a livello nazionale), per un valore economico di 1.372.111 euro, distribuiti a oltre 99.000 assistiti». Mentre, le farmacie lombarde che quest’anno hanno aderito alla raccolta, suddivise per provincia, sono: 498 per la provincia di Milano (di cui 219 a Milano Città), 145 per Varese, 144 per Bergamo, 115 per Brescia, 105 per Monza e Brianza, 91 per Como, 58 per Pavia, 56 per Cremona, 50 per Lecco, 39 per Mantova, 27 per Lodi e 17 per Sondrio.
Presenza assidua delle farmacie e dei farmacisti lombardi
Guido Bertolaso, assessore al Welfare di Regione Lombardia, ha dichiarato che la «settimana di raccolta farmaci a favore dei più bisognosi ha un’importante valenza sociale ed è un ulteriore esempio della grande solidarietà dei lombardi, della loro voglia di esserci. Auspico possa avere risultati straordinari e ringrazio Banco farmaceutico che, insieme ad altre realtà del terzo settore, rappresenta un motivo di orgoglio, testimone attendibile, a volte severo, di quelle attività che le istituzioni devono svolgere ma, da sole, non riuscirebbero a fare. Sono poi particolarmente soddisfatto per la presenza assidua delle farmacie e dei farmacisti lombardi, che hanno svolto un ruolo essenziale nella pandemia e, ancora oggi, continuano a farsi promotori di numerose iniziative che Regione Lombardia sta portando avanti nell’ambito del Welfare, come la farmacia dei servizi. Mi auguro che la nostra collaborazione con Banco farmaceutico e Federfarma possa continuare negli anni futuri, magari pensando a nuove azioni sempre a sostegno di coloro che vengono considerati ultimi e, invece, devono essere i primi».
«Grazie alle farmacie, ai volontari e al cuore grande dei lombardi»
Secondo Luca Pesenti, docente di Sociologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore e coordinatore dell’Osservatorio povertà sanitaria (Opsan), «in Lombardia il 5,9% della popolazione è in povertà relativa, mentre i poveri assoluti sono 820mila. Sono poveri di tutto, anche di salute: le coperture garantite dal Servizio sanitario non bastano. Per questo è importante sostenere la rete sanitaria solidale costituita da oltre 400 enti di terzo settore, che curano quasi 100mila di questi poveri. A loro andranno i farmaci raccolti durante la Grf 2024, grazie alle farmacie aderenti, alle migliaia di volontari coinvolti e al cuore grande dei lombardi, che lo scorso anno donarono il numero record di quasi 160.000 farmaci».
Bisogno di essere amati e di amare
Giuliano Salvioni, presidente Associazione Banco farmaceutico Milano Onlus, ha evidenziato che «circa 150.000 donatori, 5.500 volontari, 4.500 farmacisti in 1.345 farmacie aderenti, 100.000 assistiti da 440 enti beneficiari: sono i numeri della Giornata di raccolta del farmaco 2024 in Lombardia, senza contare i patrocini istituzionali, l’adesione delle associazioni di categoria, l’aiuto delle aziende farmaceutiche, l’attenzione della stampa e dei media. Ma dietro la freddezza delle cifre è tutto un movimento di bisogni che emergono, persone all’opera, incontri inaspettati, rapporti che si stringono, amicizie che si rinsaldano. “É la nostra natura che ci dà l’esigenza di interessarci agli altri, prima ancora che ne siamo coscienti. Quando si vedono altri che stanno peggio di noi, ci sentiamo spinti ad aiutarli in qualcosa di nostro. Quanto più viviamo questa esigenza, tanto più realizziamo noi stessi”: queste parole, scritte negli anni ’60 da Don Giussani a ragazzini oggi ultraottantenni, esprimono quello che il Banco farmaceutico è e quindi fa: la povertà sanitaria non è un argomento per convegni o indagini sociali ma il volto di persone in cui si riflette il nostro stesso bisogno di essere amati e di amare».
Iniziativa alla quale la regione ha sempre collaborato con grande generosità
Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, ha ricordato che «la storia della Grf ha le sue radici proprio in Lombardia, e in particolare nella città di Milano, dove nel 2000 venne organizzata per la prima volta dal Banco farmaceutico, in collaborazione con Federfarma e Cdo Opere Sociali. Siamo particolarmente legati a questa iniziativa benefica alla quale la nostra regione ha da sempre collaborato con grande generosità. Ancora oggi, in tutto il nostro Paese, sono in continuo aumento le persone con difficoltà economiche, che non possono permettersi di acquistare i farmaci di cui avrebbero bisogno. Le farmacie, in quanto presidi fortemente radicati sul territorio, sono attente e vicine anche alle fasce più deboli della popolazione, anche quest’anno, quindi, le “croci verdi” scenderanno in campo con entusiasmo per contribuire al successo della Grf, confermando ancora una volta il loro impegno quotidiano in ambito sociale, oltre che sanitario».
Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia
Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.
Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.