Dal 7 al 13 febbraio 2023 si è svolta a livello nazionale la Giornata di raccolta del farmaco (Grf), organizzata dal Banco Farmaceutico, con la collaborazione di migliaia di farmacie su tutto il territorio. La Fondazione aveva fatto sapere che sono stati donati farmaci per circa cinque milioni di euro. Cosa è accaduto su base locale? A fornire un focus sui dati di Verona e provincia è Federfarma Verona, la quale ha reso noto che «i cittadini veronesi sono entrati in 170 farmacie territoriali e hanno donato 17.500 confezioni di farmaci (+35% sul 2022) dal valore medio di 146.500 euro, consegnate questa mattina nella Sala Arazzi del Comune di Verona ai rappresentanti di 25 enti che assistono quasi 26.000 persone in stato di povertà sanitaria di tutta la provincia. Nel Veneto in 575 farmacie sono state raccolte 52.200 confezioni (valore medio 432.000 euro) destinate a 125 enti che assistono circa 80.000 persone in difficoltà».

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Ampia partecipazione delle farmacie

Secondo Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona, «le farmacie territoriali veronesi, che di anno in anno continuano a incrementare la grande squadra della solidarietà, hanno consentito a una sempre più ampia platea di cittadini di donare vicino a casa o al posto di lavoro. Anche se è sicuramente più impegnativo, la decisione di prolungare la Giornata di raccolta del farmaco per una settimana si rivela una scelta vincente molto apprezzata dalla popolazione. Un dato significativo riguarda la partecipazione delle farmacie scaligere che costituiscono il 30% di tutte le farmacie venete aderenti alla Giornata di raccolta del farmaco 2023».

«Anche in farmacia le porte sono sempre aperte»

Gianmarco Padovani, vicepresidente di Federfarma Verona, ha sottolineato che «quest’anno per la prima volta abbiamo voluto annoverare tra i beneficiari anche Malve di Ucraina, un ente con cui personalmente collaboro da tempo, un ente meritorio, assolutamente degno, che in diverse occasioni ha sottolineato l’importanza dei nostri aiuti destinati agli ospedali dei territori di guerra dove vengono assistiti tutti i feriti, senza distinzioni di nazionalità, etnia, religione. Come in ospedale anche in farmacia le porte sono sempre aperte a tutti poiché il fine ultimo della Sanità, del nostro lavoro dunque, è aspirare al benessere della popolazione, qualunque essa sia».

«Generosità dei cittadini è davvero illimitata»

Per Matteo Vanzan, coordinatore regionale della Fondazione Banco Farmaceutico, «nemmeno le più rosee aspettative avrebbero potuto prevedere un incremento del 35%, ma la generosità dei cittadini è davvero illimitata soprattutto quando sono certi della destinazione finale delle loro donazioni. Il ringraziamento della Fondazione a tutti i soggetti che hanno partecipato dalle farmacie ai volontari, ai singoli donatori, non è un atto dovuto, ma un sentimento di profonda riconoscenza che mi sento di esprimere anche a nome di chi, da oggi e per mesi, verrà curato con i medicinali raccolti».

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