«Se oggi sono disponibili molti farmaci che permettono di vivere di più e meglio, se ci sono vaccini che proteggono da malattie e infezioni batteriche, se siamo usciti da una pandemia che ha sconvolto le nostre vite in tempi rapidissimi lo si deve all’impegno di donne e uomini che senza sosta hanno lavorato e lavorano per offrire risposte sempre più efficaci ai bisogni di salute dei cittadini». È quanto evidenziato da Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, a margine della Giornata della ricerca italiana nel mondo. Secondo Cattani tale impegno «ha portato al record storico di oltre 20mila medicinali in sviluppo oggi nel mondo per un gran numero di patologie. E tra il 2023 e il 2028 gli investimenti da parte delle imprese farmaceutiche in R&S raggiungeranno i 1.600 miliardi di dollari, di cui l’80% in network innovation, a livello globale». Dunque, per Cattani «la parola d’ordine è “attrarre”. Una sfida che riusciranno a vincere quei Sistemi Paese capaci di offrire, anche per i ricercatori, condizioni competitive a supporto dell’innovazione e di adottare contesti regolatori con procedure veloci e flessibili».

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L’Italia ha le carte in regola per avere un ruolo di primo piano

Secondo quanto evidenziato da Cattani, «nella nostra nazione, infatti, gli investimenti in R&S hanno raggiunto 1,8 miliardi di euro, di cui oltre 700 milioni per studi clinici. Le domande di brevetto farmaceutico sono aumentate tra il 2019 e il 2022 del 27%, più della media dei Big UE nella farmaceutica pari al +15%. Risultati ottenuti grazie a chi con coraggio, dedizione e passione si dedica alla Ricerca. E in Italia sono soprattutto donne, il 53% del totale. Una passione che stiamo cercando di trasmettere anche alle nuove generazioni, con corsi di formazione ad hoc nelle scuole e nelle università per mostrare la bellezza delle materie scientifiche e delle Life Sciences. Perché siamo certi che il futuro dell’innovazione dipenda dalle nuove generazioni e che i nostri studenti, sviluppando un bagaglio di solide competenze, soprattutto digitali, possano essere determinanti, grazie anche alla tipica creatività italica, per i successi della Ricerca. Che si faccia nel Paese o nel mondo».

Giornata della ricerca italiana nel mondo

È utile ricordare che la Giornata della ricerca italiana nel mondo è un evento annuale celebrato in Italia e all’estero, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere il contributo degli scienziati e dei ricercatori italiani nella comunità scientifica internazionale. Questa giornata speciale offre l’opportunità di evidenziare l’eccellenza e l’innovazione del sapere italiano, riconoscendo l’impegno e il talento di coloro che lavorano in campo scientifico e tecnologico. Durante questa giornata, università, istituti di ricerca, associazioni e organizzazioni italiane organizzano eventi, conferenze, workshop e attività divulgative per condividere e diffondere le conoscenze acquisite nel corso degli anni. La Giornata della ricerca italiana nel mondo è anche un momento di condivisione e di scambio culturale tra scienziati italiani e stranieri, alimentando la cooperazione internazionale e contribuendo al progresso scientifico globale.

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