Sono 235 le farmacie che si sono viste costrette a chiudere i battenti in Francia nel corso del 2019. E il denominatore comune, nella quasi totalità dei casi, è di matrice economica. «Si tratta di un fenomeno che comporta una continua perdita di capillarità da parte della rete delle farmacie territoriali del nostro Paese», ha spiegato in un comunicato il presidente della Fédération des Pharmaciens d’Officines, Pilippe Besset.

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Il dirigente ha sottolineato il fatto che, a tre anni di distanza dall’elezione del presidente Emmanuel Macron, «il quantitativo di risorse a disposizione delle farmacie risulta in continuo cal. Per non parlare degli aumenti registrati nelle varie voci relative ai costi». Inoltre, il quadro per il futuro non appare affatto roseo: secondo la FSPF, infatti, una serie di cambiamenti, che comprendono anche una revisione della remunerazione dei farmacisti, dovrebbe comportare una contrazione ulteriore delle risorse di quasi 70 milioni di euro. In particolare, Besset precisa che una delle voci relative alla remunerazione subirà, da sola, «un calo di 50 milioni di euro. E anche le altre voci non saranno all’altezza delle aspettative».

Secondo la Federazione francese, i pochi dati positivi che si sono registrati nel corso del 2019 sono attribuibili a fattori contingenti. Ne vengono elencati in particolare tre: il primo è relativo all’aumento delle vendite di prodotti farmaceutici particolarmente cari, al di sopra dei 1.500 euro, che da solo ha garantito 19,5 milioni di euro di margini supplementari. Il secondo è relativo agli onorari ricevuti per la dispensazione di farmaci a persone in età particolarmente avanzata (6,7 milioni di euro). Infine, a pesare positivamente è stata l’estensione, richiesta dalla stessa federazione, del quantitativo di medicinali per i quali è previsto il versamento di un onorario al farmacista al momento della dispensazione. I tre fattori, complessivamente, hanno garantito entrate supplementari pari a 100 milioni di euro circa, ovvero 4.600 euro per ciascuna farmacia territoriale.

«Senza tale montante, la remunerazione sarebbe cresciuta soltanto di 22 milioni di euro, ossia circa 1.000 euro per farmacia», precisa ancora Besset. Dati evidentemente non sufficienti per garantire un futuro a quelle farmacie che già si trovavano in difficoltà. D’altra parte, già nel 2017 i sindacati dei farmacisti francesi avevano denunciato la chiusura di circa 1.100 farmacie nel corso del decennio precedente.

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