
Il 20 marzo 2025 la Fondazione Francesco Cannavò e la Società italiana di farmacologia (Sif) hanno firmato un’intesa per consolidare le competenze dei farmacisti, sia in ambito territoriale che ospedaliero. L’accordo, siglato da Luigi d’Ambrosio Lettieri, presidente della Fondazione Francesco Cannavò, e da Armando Genazzani, presidente della Sif, intende fornire l’aggiornamento costante con attività formative, progetti editoriali e diffusione di conoscenze scientifiche.
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Farmacista attore chiave nella presa in carico del paziente
Fondazione Cannavò e Sif hanno sottolineato che «l’evoluzione della farmacoterapia richiede un costante adeguamento delle competenze professionali per garantire l’appropriatezza terapeutica e la sicurezza dei pazienti. In questo contesto, le farmacie territoriali e ospedaliere giocano un ruolo strategico nel Servizio sanitario nazionale, fungendo da punto di riferimento per l’accesso ai farmaci innovativi, per la gestione delle terapie complesse e per l’educazione sanitaria della popolazione. Il farmacista, sia in ambito territoriale che ospedaliero, diventa così un attore chiave nella presa in carico del paziente, nella farmacovigilanza e nell’ottimizzazione delle cure».
Il supporto alla crescita della comunità professionale
Luigi d’Ambrosio Lettieri, presidente della Fondazione Cannavò, ha precisato che «le moderne terapie farmacologiche derivano sempre più dalle tecnologie genomiche e postgenomiche, dal sequenziamento del Dna e dallo sviluppo di farmaci estremamente selettivi. Questi progressi permettono di mirare con precisione a strutture specifiche, come recettori, proteine o sequenze di Dna, riducendo gli effetti collaterali e aumentando l’efficacia terapeutica. Ringrazio il presidente Genazzani per l’attenzione riservata a questa iniziativa e il Prof. Giuseppe Cirino, past president della Sif, per il suo costante impegno nel supportare la crescita della nostra comunità professionale e per aver creduto, sin da subito, in questa partnership».
Evoluzione delle terapie farmacologiche e aggiornamento costante e rigoroso
Secondo Armando Genazzani, presidente Sif, «questo accordo rappresenta un passo fondamentale per assicurare ai farmacisti una formazione di altissimo livello, indispensabile per affrontare le nuove sfide della medicina personalizzata e dell’uso sempre più mirato dei farmaci. La velocità con cui si evolvono le terapie farmacologiche richiede un aggiornamento costante e rigoroso, e questa collaborazione tra la Società italiana di farmacologia e la Fondazione Francesco Cannavò contribuirà a creare un network di competenze a supporto del Servizio sanitario e della salute pubblica. Il farmacista è una figura chiave nel percorso terapeutico del paziente, e la sua preparazione deve essere all’altezza delle nuove sfide scientifiche e cliniche».
Il progetto “Sif Education”
Per Giuseppe Cirino, past president Sif, l’intesa «si inserisce all’interno del nostro progetto più ampio, Sif Education, che punta a garantire un aggiornamento continuo e di qualità per tutti gli stakeholder del settore. Attraverso “Sif Education”, verranno sviluppati percorsi formativi innovativi e multidisciplinari, con il coinvolgimento di esperti nazionali e internazionali, per fornire anche ai farmacisti strumenti concreti per affrontare le evoluzioni del settore farmaceutico e sanitario».
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