In occasione della Giornata internazionale della donna anche la Società italiana di farmacologia (Sif) ha ricordato il ruolo cruciale nella ricerca. L’organizzazione ha evidenziato che «con 1.019 donne farmacologhe su un totale attuale di 1.546 soci, la Società italiana di farmacologia Sif, conferma la sua vocazione di società scientifica attenta alla formazione e alla valorizzazione della ricerca anche e, soprattutto, al femminile». Secondo la sigla «va in questa direzione la creazione, nel maggio 2013, del Sif Early Career Pharmacologists Group (Sif-Ecpg), con l’obiettivo di promuovere, all’interno della Società italiana di farmacologia, iniziative scientifiche per i giovani under 38, volte a sostenere la crescita e la collaborazione professionale. Il gruppo attuale consiste di oltre 600 soci tra dottorandi, specializzandi, assegnisti e ricercatori ed è rappresentato da un comitato direttivo di 5 soci membri: tutte donne. Nel 2023, su un totale di 130 vincitori di premi e borse di studio, l’80% era donna».

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La professione sempre più “rosa”

Anche gli autori del Sifmagazine, la rivista on line di informazione scientifica della Sif, risultano essere per il 90% giovani donne ricercatrici. Il trend segue quello che arriva dal Rapporto 2023 del Consorzio interuniversitario Almalaurea, che conferma il percorso sempre più “rosa” della professione, con le donne che ormai rappresentano i tre quarti dei nuovi laureati, per le lauree magistrali in medicina, farmacia, chimica e tecnologia farmaceutiche, biologia, dalle quali provengono la stragrande maggioranza dei Farmacologi della Sif.

Conciliazione vita-lavoro è sempre meno facile e più in salita

Giuseppe Cirino, presidente della Sif, ha sottolineato che «creare convergenze tra il mondo della ricerca, la comunità accademica e le aziende farmaceutiche significa per noi investire nel futuro del nostro Paese. Soprattutto se si parla di giovani ricercatori e ricercatrici per le quali, non è fatto mistero, che la conciliazione vita-lavoro è sempre meno facile e più in salita. La sperimentazione e l’innovazione si alimentano l’una con l’altra e vanno di pari passo con l’eccellenza nella ricerca. Per questo, i Premi Sif rivestono un significato particolare per la Società: attraverso queste iniziative abbiamo investito su tante giovani e giovani, dotati di idee e talento. Molte tra queste donne, oggi, ricoprono ruoli di primo piano nel mondo accademico o nell’industria farmaceutica».

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