Sono state assegnate le cariche del nuovo Consiglio direttivo di Federfarma Verona per il triennio 2023-2026 a seguito delle elezioni svoltesi domenica e lunedì scorsi. A farlo sapere è stata la stessa organizzazione territoriale, la quale ha reso noto che è «riconfermata la squadra uscente con Elena Vecchioni al vertice dell’Associazione dei titolari di farmacia che rappresenta 258 farmacie di Verona e provincia aderenti a Federfarma Verona». Il Consiglio direttivo per il periodo è composto da Elena Vecchioni, presidente, Gianmarco Padovani, vicepresidente, Matteo Vanzan, segretario, Martina Trittoni, tesoriere, Claudia Sabini, presidente del Comitato Rurale, Nadia Segala, consigliere e delegato AULSS 9 Scaligera, Marcello Bacchielli, consigliere, Paola Fiocco, consigliere, Stephane Giarolo, consigliere, Edoardo Cotti, consigliere, e Maria Daniela Vaccari, consigliere. Con riferimento ai revisori dei conti sono stati eletti, tra gli effettivi, Francesco Fasoli, presidente, Maria Stella Passarin, Claudia Manaresi. Tra i supplenti Francesco Sartorari e Donatella Santini. Quanto al collegio dei probiviri effettivi sono presenti Filippo Lora, presidente, Michele Lonardoni, Luca Campesato. Tra i supplenti Attilio Mori e Giovanni Zanoni.

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Riconosciuta la valenza del lavoro di squadra

Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona, ha ringraziato i titolari «che hanno rinnovato la loro fiducia a tutto il Consiglio direttivo uscente e in maniera compatta. È stata riconosciuta la valenza del lavoro di squadra che in tre anni ha traghettato Federfarma Verona fuori dalle insidie della crisi pandemica. Un periodo molto complesso che, grazie alla volontà di superare gli ostacoli, ha aperto le porte a una nuova era per la Farmacia, ma soprattutto per il cittadino e la comunità in cui abita, che rimangono i nostri principali interlocutori». Per Gianmarco Padovani, vicepresidente di Federfarma Verona, «è un onore essere il vice della presidente Vecchioni nonché avere condiviso il percorso di questi tre anni inimmaginabili e gestiti in maniera impeccabile, che rimarranno nella storia della Farmacia, come di tutta la Sanità. Sono fiero di rappresentare, insieme a tutto il Consiglio, una categoria che ha dimostrato in ogni dove, anche nei luoghi più disagiati, di onorare il fine della nostra professione: aspirare al benessere dell’utenza».

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