Federfarma Verona informando che tutte le farmacie veronesi sono abilitate a gestire la preparazione galenica di medicamenti a base di Cannabis secondo le prescrizioni riportare in ricetta dal medico, precisa che i propri iscritti sono stati formati ad hoc grazie ad un percorso mirato di formazione tecnico scientifica. La prescrizione per le preparazioni galeniche a base di Cannabis possono essere redatte da qualsiasi medico nel pieno rispetto di tutti i formalismi richiesti dalla legge con l’indispensabile consenso informato del paziente.
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«Da gennaio 2017 è disponibile la Cannabis di Stato prodotta dall’Istituto Farmaceutico militare di Firenze presso il quale potranno rifornirsi le farmacie con un notevole vantaggio economico per il paziente abbattendo il prezzo di circa il 40%, ma le liste di attesa sono molto lunghe, alcuni mesi, perché quella disponibile è, di fatto, la prima produzione utile immessa nel circuito – spiega Arianna Capri, vicepresidente Federfarma Verona -. Fino ad allora le farmacie veronesi continueranno ad utilizzare la Cannabis sativa ad uso terapeutico preveniente dai Paesi Bassi, sempre rappresentata da infiorescenze femminili e certificata secondo la legge. Le caratteristiche che la distinguono da quella illegale utilizzata nell’ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti riguardano l’esatto dosaggio ovvero il titolo dei principi attivi THC (delta-9-tetraidrocannabinolo) e CBD (cannabidiolo) per grammo di sostanza, nonché la garanzia di totale assenza di pesticidi e contaminazioni come le muffe sulle piante essiccate.
Le più frequenti finalità di utilizzo del preparato magistrale di Cannabis sono soprattutto antispastiche e antidolorifiche nelle malattie cronico degenerative, ma talvolta può risultare utile come coadiuvante nella gestione del dolore nei pazienti oncologici. Le forme che vengono richieste in farmacia sono capsule apribili, cartine per decotti e più raramente olii.
Invito chi assume questi preparati a porre la massima attenzione alla guida o nelle attività che richiedono allerta mentale per almeno 24 ore, attenendosi sempre scrupolosamente alle indicazioni posologiche prescrittive del proprio medico. Un’ultima precisazione – conclude Arianna Capri – riguarda il numero di prescrizioni che a Verona è ancora relativamente contenuto e la capacità delle farmacie scaligere di soddisfare la richiesta dei pazienti».
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