Federfarma Palermo: «Protocollo anti-rapine arenato al ministero»

Il protocollo di sicurezza ideato per garantire un livello più alto di protezione per le farmacie presenti nella provincia di Palermo è fermo da giugno presso il ministero dell’Interno. A spiegarlo, riporta l’agenzia Ansa, è Federfarma, secondo la quale «dopo l’assassinio della dottoressa Giuseppina Iacona da parte di un rapinatore, avvenuto a Blufi il 21 novembre 2013, a Palermo e provincia c’è stata un’escalation di rapine sempre più violente, con le farmacie diventate il bancomat dei criminali». Il 3 settembre 2015, inoltre, sono stati registrati due episodi nella stessa giornata: a Trabia e nella zona di Tommaso Natale».
«Le reiterate richieste di maggiore protezione avanzate alla prefettura da Federfarma Palermo – prosegue l’associazione di categoria – hanno ottenuto l’impegno personale del ministro dell’Interno Angelino Alfano e del prefetto Francesca Cannizzo, culminati lo scorso mese di giugno nella definizione di un protocollo di collaborazione con la prefettura che, recependo quello nazionale del 2010 tra ministero dell’Interno e Federfarma, consente di dotare le farmacie di Palermo e provincia di sistemi di allarme e videosorveglianza direttamente collegati con le centrali operative delle forze dell’ordine». Tuttavia, ha aggiunto il presidente di Federfarma Palermo, Roberto Tobia, «spiace osservare che, nonostante la sensibilità e l’impegno del ministro Alfano, del prefetto Cannizzo e dei vertici delle forze dell’ordine, purtroppo da giugno il testo si trova al ministero dell’Interno, pare per apportarvi minimi ritocchi. Auspico che la burocrazia della pubblica amministrazione, finita la pausa estiva, acceleri il proprio iter».
Nei mesi scorsi, come riportato da FarmaciaVirtuale.it, anche i farmacisti della provincia di Bergamo, assieme alla prefettura locale, hanno adottato un protocollo che prevede la videosorveglianza degli esercizi, dopo le almeno 15 rapine subite nei soli primi sei mesi del 2015. Mentre, a Savona, Federfarma propone un server unico che gestisca i sistemi di controllo, al fine di ottenere un monitoraggio più efficiente.