Rimborsi e fatture, scontro aperto tra Di Iorio (Federfarma Napoli) e la Asl

La Asl di Napoli ha chiesto a numerose farmacie la restituzione di somme ritenute non dovute, e ha concesso 15 giorni di tempo per farlo, prima di adire le vie legali. A darne notizia è il quotidiano Il Mattino, che cita la posizione di Federfarma Napoli sull’argomento: «Questi addebiti – spiega l’associazione di categoria – sono illegittimi. Causeranno solo una valanga di azioni legali».
«Ci risulta – ha sottolineato il presidente provinciale Michele Di Iorio – che siano state inviate 900 lettere del terrore, di cui almeno 200 indirizzate, secondo nostre stime, a farmacisti», con richieste di rimborso per importi estremamente diversi fra loro: «Da 200 euro a 500 mila euro». A quanto pare le cifre più alte sarebbero state domandate a titolari del centro storico e di Fuorigrotta: «Ma quelle somme i colleghi neppure le guadagnano», aggiunge Di Iorio, che sottolinea come nelle lettere non sia indicato «né il periodo di riferimento, mese e anno, né una precisa motivazione. È anche possibile, dunque, che ci siano errori di corrispondenza nell’elenco dei nominativi».
In ogni caso, osserva il presidente di Federfarma Napoli, «se ci fossero stati doppi pagamenti negli anni scorsi, sarebbe comunque un fatto gravissimo per la Asl. Sono pronto a presentare, io stesso, denuncia alla Corte dei Conti con l’obiettivo di chiarire l’intera vicenda». Ma Di Iorio non si è fermato qui: ha risposto con la stessa moneta all’azienda sanitaria locale, chiedendo il saldo delle ultime fatture «entro sette giorni. Da 12 mesi la Napoli 2 non salda le fatture elettroniche ai 250 colleghi che ormai hanno accumulato crediti per circa 11 milioni, in totale».
E non è tutto: a non essere andato giù c’è anche un decreto dell’ex amministrazione Caldoro, «che rende la prescrizione talmente complicata che i pazienti, disorientati, vengono tutti in farmacia a chiedere come fare per non pagare le medicine». Infine, Di Iorio punta il dito contro le disparità esistenti sul territorio campano, nel quale «non tutti i pazienti sono trattati allo stesso modo».