Federfarma e Fofi hanno accolto con soddisfazione la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’aggiornamento della Tariffa nazionale per la remunerazione delle preparazioni galeniche, che entrerà in vigore il 9 novembre 2017. Le due organizzazioni hanno ricordato che l’ultima revisione era vecchia di quasi 25 anni e che, pertanto, «sul piano economico l’allestimento delle preparazioni magistrali era diventato insostenibile», nonostante esse siano «insostituibili per i molti pazienti, come ad esempio i soggetti affetti da malattie rare e i bambini, che non trovano una risposta adeguata ai loro bisogni nel farmaco industriale». L’associazione di categoria e la Federazione degli Ordini dei Farmacisti hanno poi ricordato che l’aggiornamento è frutto del lavoro di un tavolo presso il ministero della Salute al quale hanno partecipato anche Assofarm, Farmacie Unite, Utifar, Sifap e Asfi e hanno affermato che «la nuova Tariffa rappresenta una rivoluzione perché, oltre ad aggiornare il prezzo delle materie prime agli attuali valori del mercato, basa la remunerazione del farmacista sulla sua attività di preparatore e non su di un margine commerciale. Inoltre, il decreto stabilisce che “qualora sia necessario o espressamente richiesto dal medico ricorrere allo sconfezionamento di un medicinale industriale dotato di AIC, questo si considera come un componente della relativa forma farmaceutica allestita. Sulla ricetta o sul foglio di lavorazione si indica nome, lotto e data di scadenza del medicinale utilizzato che, esaurito o meno, si consegna all’utente unitamente al foglietto illustrativo”. Questa previsione, già anticipata da numerosi interventi del giudice amministrativo, amplia le possibilità del farmacista preparatore, contribuendo in misura significativa alla personalizzazione delle terapie». «È un risultato importante – ha commentato Marco Cossolo, presidente di Federfarma – che costituiva una priorità nell’agenda del nuovo vertice. Per conseguirlo abbiamo lavorato assiduamente sin dai primi giorni del nostro insediamento a fine maggio. Per la farmacia allestire le preparazioni, che è un aspetto qualificante della nostra professione, torna a essere economicamente sostenibile. Per il cittadino diventa nuovamente facile accedere a cure personalizzate». «Abbiamo perseguito per anni questa riforma – gli ha fatto eco il presidente della Fofi Andrea Mandelli – che va a riconoscere la professionalità del farmacista, le sue competenze di specialista del farmaco. Le nuove modalità di remunerazione, ma anche l’aggiornamento della regolamentazione, costituiscono un importante contributo al miglioramento del trattamento di pazienti particolarmente fragili e amplia le scelte terapeutiche a disposizione del medico curante. Con questa riforma, infine, si rende ancora più concreta la partecipazione del farmacista al processo di cura e, quindi, l’evoluzione del ruolo del farmacista che è alla base della linea della Federazione».
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