Nel biennio 2022-2023, l’indagine Passi ha rilevato che su 100 intervistati, 18 riferiscono una diagnosi di ipertensione, 18 di ipercolesterolemia, 35 sono sedentari, 24 fumatori, 43 in eccesso ponderale e meno di 7 consumano le 5 porzioni giornaliere raccomandate di frutta e verdura. Inoltre, quasi il 5% dichiara di avere il diabete. È quanto emerso dai dati pubblicati dall’Istituto superiore di sanità (Iss), nell’ambito del progetto Passi. Complessivamente, il 41% degli intervistati ha presentato almeno tre dei fattori di rischio menzionati, inclusa la mancata adesione al “five a day”, mentre solo il 2% risulta esente da fattori di rischio noti.

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Ipertensione e ipercolesterolemia: caratteristiche delle persone colpite

Esaminando i dati pubblicati dall’Iss, è emerso che l’ipertensione, poco frequente tra i giovani adulti, aumenta considerevolmente con l’età, passando dal 2% prima dei 35 anni al 33% tra i 50-69enni. È più comune tra gli uomini (20% vs 16% nelle donne), le persone in sovrappeso/obese (29%) e quelle socialmente svantaggiate. Non si osserva un chiaro gradiente geografico, anche se le prevalenze più alte si registrano in alcune regioni del Sud. Anche l’ipercolesterolemia è associata all’età (dal 4% tra i 18-34enni al 30% tra i 50-69enni), all’eccesso ponderale (24% vs 14% nei normo/sottopeso) e allo svantaggio sociale, con un apparente gradiente a sfavore delle regioni settentrionali.

Diagnosi e trattamento di ipertensione e ipercolesterolemia

Nonostante l’impatto di tali condizioni, entrambe sono prevenibili con la modifica di fattori di rischio come dieta, obesità e inattività fisica. La diagnosi precoce, seguita da trattamento farmacologico e cambiamenti dello stile di vita è la strada principale per contrastarne gli effetti. Secondo i dati Passi 2022-2023, il 78% degli ipertesi è in trattamento farmacologico e molti hanno ricevuto consigli per controllare la pressione, come ridurre il sale (83%), fare attività fisica (79%) e controllare il peso (76%). Tra gli ipercolesterolemici, oltre 4 su 10 sono in trattamento farmacologico e la maggior parte ha ricevuto il consiglio di consumare meno carne e formaggi (85%), più frutta e verdura (76%), fare attività fisica (80%) e controllare il peso (72%).

Prevalenza dell’ipertensione su base territoriale

Dando uno sguardo ai dati territoriali, l’analisi dei dati Passi 2022-2023 a livello regionale ha evidenziato alcune differenze nella diffusione dei fattori di rischio cardiovascolare. La prevalenza dell’ipertensione riferita varia dal 13,6% in Puglia al 22,0% in Calabria, mentre quella dell’ipercolesterolemia riferita oscilla tra il 10,7% in Puglia e il 26,6% nelle Marche. Il calcolo del rischio cardiovascolare, effettuato su persone di età pari o superiore a 35 anni senza patologie cardiovascolari, non è riportato per tutte le regioni. Per quanto riguarda la presenza di almeno un fattore di rischio cardiovascolare, considerando ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, sedentarietà, fumo, eccesso ponderale e scarso consumo di frutta e verdura, si osserva una percentuale superiore al 95% in tutte le regioni, con i valori più alti in Calabria, Abruzzo e Molise (99,0%, 99,0% e 99,3% rispettivamente) e quello più basso in Valle d’Aosta (92,8%). Per esaminare i dati integrali si rimanda al portale della sorveglianza Passi dell’Iss.

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