Il ministro della Salute Orazio Schillaci e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’innovazione tecnologica Alessio Butti, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, hanno firmato il Decreto 30 dicembre 2024 che modifica il Decreto del 7 settembre 2023 in materia di Fascicolo sanitario elettronico 2.0. L’atto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie generale n. 33 del 10 febbraio 2025, stabilisce la disciplina transitoria per l’attivazione di tutti i servizi e funzionalità del Fascicolo sanitario elettronico 2.0, suddivisa in tre fasi, coerenti con le scadenze del Piano nazionale di ripresa e resilienza, per tutelare i diritti e le libertà di tutti i soggetti coinvolti nel trattamento dei dati sanitari.

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Disciplina transitoria per diritti e libertà nel trattamento dei dati

La prima fase prevede l’attivazione entro il 31 marzo 2025 e riguarda in particolare il diritto di oscuramento automatico tra prescrizioni e documenti collegati e la registrazione di ulteriori operazioni su ogni dato e documento del Fascicolo, consentendone la visione all’assistito. La seconda fase, da completare entro il 30 settembre 2025, riguarda l’utilizzo dell’Anagrafe nazionale assistiti per l’identificazione del paziente, la realizzazione del Profilo sanitario sintetico da parte dei medici di base, l’oscuramento diretto dei dati più sensibili, l’accesso differenziato in consultazione per le varie figure sanitarie e l’attivazione del Taccuino personale dell’assistito e del sistema di deleghe.

Completamento dei contenuti e alimentazione tempestiva entro la terza fase

La terza e ultima fase, con scadenza 31 marzo 2026, interessa il completamento dei contenuti del Fse in tutte le regioni e province autonome, la sua tempestiva e completa alimentazione con dati e documenti entro 5 giorni dall’erogazione delle prestazioni sanitarie, anche se effettuate privatamente, e la piena attivazione di tutti i servizi telematici, accessibili tramite un’unica interfaccia a livello regionale. Il Decreto stabilisce inoltre che, nelle more della realizzazione dell’Ecosistema dati sanitari (Eds), i trattamenti per finalità di prevenzione e profilassi internazionale tramite il Fascicolo saranno ricompresi in quelli di cura. L’accesso in emergenza sarà consentito solo con il consenso del paziente, in attesa del completamento del Profilo sanitario sintetico nel 70% dei Fascicoli.

Strumento utile anche alle attività dei farmacisti

Ad agosto 2023, in occasione del lancio della versione aggiornata del Fse, il ministero della Salute aveva sottolineato che «sarà uno strumento utile anche alle attività dei farmacisti, tra cui la distribuzione di farmaci e la verifica della terapia erogata, la registrazione e segnalazione di allergie e reazioni avverse ai farmaci, degli infermieri e di altri professionisti sanitari per la ricerca e consultazione dei dati clinici degli assistiti di cui seguono la cura, delle direzioni sanitarie regionali, nell’ambito delle attività di prevenzione e programmazione sanitaria e degli enti di ricerca per supportare le attività di ricerca in campo medico e biomedico». Come osservato dal Dicastero, lo strumento consentirà ai medici e ai pediatri «la valutazione preventiva dell’appropriatezza prescrittiva e il monitoraggio dell’aderenza alle cure del paziente, per la prevenzione primaria e secondaria e la prenotazione di prestazioni per i propri assistiti».

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