Walter Farris, presidente dell’Adf, associazione dei distributori intermedi, ha mostrato soddisfazione dopo le dichiarazioni del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, del ministro della Salute Orazio Schillaci, e del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, in occasione del Pharma & Life Sciences Summit del Sole 24 Ore. Secondo Farris «viene ancora una volta riconosciuto il valore strategico che il settore del farmaco ricopre nel nostro paese, in tutte le sue componenti, tra cui produttori, distributori intermedi e farmacie, sia nel contesto socio-sanitario e dei servizi ai cittadini che per l’apporto fondamentale all’economia nazionale».
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Distribuzione intermedia servizio pubblico essenziale
Farris ha evidenziato che «la sostenibilità di servizio pubblico essenziale che la distribuzione intermedia svolge a tutela dei cittadini va garantita anche rivedendo i margini delle nostre aziende secondo una logica di equo compenso che si basi sull’analisi e sul riconoscimento dei costi operativi. Va ricordato, infatti, che la Legge n. 122 del 2010 ha tagliato drasticamente la quota di spettanza dei grossisti (diminuita dal 6,65% al 3%), tanto che il “Tavolo su regolamentazione del mercato e strategie industriali nel settore farmaceutico”, promosso dal Mise (oggi Mimit), portò alla fotografia di una situazione di fatto che sottolineava come la «forte compressione dei margini dei distributori intermedi conduce a erogare sotto costo servizi di interesse pubblico per il Ssn» e studi universitari quantificano una perdita di 0,26 euro per ogni confezione di farmaco Ssn di classe A consegnata».
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