Il gruppo Farmalabor ha fatto sapere che ha ottenuto il riconoscimento per la parità di genere. Come spiegato, la società «aveva intrapreso il processo di certificazione volontaria già lo scorso anno ed il riconoscimento è stato attestato dall’organismo di valutazione Certiquality, società indipendente specializzata in ispezioni, verifiche di conformità e audit. L’ottenimento di questa certificazione non obbligatoria rappresenta per le aziende la dimostrazione tangibile di una governance sensibile alla creazione di un ambiente di lavoro in cui vi siano pari opportunità e in cui vengano rispettati i principi fondamentali di uguaglianza, non discriminazione e valorizzazione delle diversità».

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Indicatori di prestazione in diverse aree di intervento

Quanto alla normativa di riferimento, essa è contenuta in un documento stabilito dall’Ente italiano di normazione (Uni). Come spiegato da Farmalabor «richiede alle aziende che lo desiderino di dimostrare il rispetto di una serie di indicatori di prestazione (Kpi) in diverse aree di intervento, tra cui cultura, strategia, processi human resources, opportunità di crescita delle donne in azienda, inclusione, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità e della conciliazione vita-lavoro. Per ottenere la certificazione, un’azienda deve raggiungere almeno il 60% degli obiettivi in questi ambiti».

Rivoluzione culturale nel mercato del lavoro

Nel dettaglio «la certificazione di genere rappresenta una delle principali previsioni contenute anche nel Pnrr che, all’articolo 47, contiene una serie di disposizioni volte a favorire le pari opportunità generazionali e di genere e prevede, ad esempio, che nei bandi di gara siano indicati come requisiti necessari criteri orientati verso gli obiettivi di parità come l’occupazione femminile e giovanile. Tutto ciò non solo al fine di una rivoluzione culturale all’interno del mercato del lavoro e di una crescita equilibrata del Paese ma anche per ragioni economiche: l’Istituto Europeo per la parità di Genere (Eige) ha recentemente stimato che la promozione della parità di genere in Europa potrebbe portare ad un aumento del 12% di Pil entro il 2050 e ad un tasso di occupazione pari all’80% nello stesso anno».

La nomina di Di Palma e il ritorno in Puglia per Farmalabor

Farmalabor ha annunciato di aver nominato Viviana Di Palma responsabile dell’area galenica e del settore cannabis medicinale. Classe 1994 e laurea in Farmacia conseguita a Pavia, dove ha ottenuto anche il master in “compliance e validation nell’industria farmaceutica”, Di Palma è tornata in Puglia per lavorare nell’azienda che si occupa di principi attivi farmaceutici e commercializzazione di materie prime e che ha il suo centro operativo a Canosa di Puglia, nella Bat. Dopo aver ricoperto diverse mansioni, ora guiderà un team composto sia da dipendenti che da agenti esterni e ricercatori universitari. L’incarico di responsabilità a Di Palma si basa sui principi meritocratici osservati in Farmalabor e si inserisce nella più ampia politica di gender equality promossa dalla azienda che ha ottenuto la certificazione per la parità di genere secondo la Uni/Pdr 125:2022, normativa che detta le linee guida in materia di politiche di uguaglianza di genere all’interno delle aziende.

Impegno costante della Farmalabor in tema di buone pratiche

Sergio Fontana, presidente e fondatore di Farmalabor, ha osservato che «si tratta di una certificazione che ci rende orgogliosi e che conferma un impegno costante della Farmalabor in tema di buone pratiche. Importante comprendere che non basta assumere: si tratta di mettere in campo politiche all’interno delle aziende per colmare un divario di genere che incide negativamente sulla crescita e lo sviluppo economico e sociale del Paese. Misure concrete che incentivino i giovani a venire, restare o tornare al Sud. Non a caso, i parametri a cui fa riferimento la normativa riguardano anche la parità salariale e la promozione della presenza delle donne e dei giovani nelle posizioni di leadership», spiega Fontana citando proprio il caso di Di Palma, under 30 e a capo di due settori chiave, nei quali la Farmalabor è leader in Italia».

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