Lo scorso novembre diverse inondazioni hanno colpito diverse zone della Sardegna. Domenica 6 dicembre, invece, è stata la volta della provincia di Modena, flagellata ugualmente dall’alluvione. A ripercorrere l’intervento dei Farmacisti volontari è la Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), la quale – riportando una sintesi di Enrica Bianchi, presidente dell’associazione, fa sapere che «in Sardegna i volontari dell’Associazione di Cagliari sono stati attivati dalla Regione, mentre l’intervento nella provincia di Modena è stato richiesto dalla Sala Italia della Protezione Civile Nazionale ed è stato condotto dal Gruppo di Verona. L’intervento dei volontari sardi si è focalizzato a Bitti il centro del nuorese più colpito dal cataclisma».

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Le attività in Sardegna

Floriana Murgia, farmacista che guida il gruppo dei volontari nel cagliaritano, ha spiegato che «le due farmacie del paese sono ancora agibili e i nostri volontari avranno il compito di presidiare l’ingresso del Centro operativo comunale, allestito presso i locali del liceo: controllare l’accesso delle persone, misurare la temperatura, sorvegliarne l’igienizzazione delle mani e distribuire mascherine. Da una settimana le nostre squadre si stanno alternando anche per garantire assistenza sanitaria alla popolazione».

Le operazioni in provincia di Modena

Quanto alla provincia di Modena, a Nonantola, la Fofi riporta il racconto del farmacista Paolo Pomari, capo del gruppo dei volontari veronesi, evidenziando che «l’inondazione ha reso inagibile la farmacia comunale, invasa da mezzo metro d’acqua. Nella serata di ieri ci siamo mossi con il camper-farmacia e ora una nostra squadra sta aiutando i due colleghi di Nonantola a completare l’allestimento per far riprendere al più presto l’erogazione dell’assistenza farmaceutica alla popolazione. Successivamente, ci alterneremo con i volontari del gruppo di Reggio Emilia».

Le parole di orgoglio di Andrea Mandelli (Fofi)

«L’Associazione dei farmacisti volontari per la Protezione civile – evidenzia Andrea Mandelli, presidente della Federazione della Fofi – è nata per volontà della Federazione degli Ordini nel 2009, all’indomani del terremoto che ha devastato L’Aquila e, da allora, non ha mai fatto mancare il suo supporto alla popolazione nelle catastrofi, purtroppo frequenti, che hanno colpito il paese. Anche in questa situazione, resa ancora più complessa dalla pandemia, i volontari non hanno esitato a lasciare la loro attività e le loro famiglie per rispondere ai bisogni dei cittadini, e di questo li ringrazio a nome di tutti i colleghi. Siamo orgogliosi dei nostri volontari, che sono una dimostrazione perfetta dei valori della nostra professione, della nostra dedizione e della nostra vicinanza alle persone, a cominciare dalle più fragili».

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