Farmacisti e social network, come migliorarne l’utilizzo

In che modo può essere utile al lavoro dei farmacisti l’uso dei social network? A rispondere alla domanda è uno studio pubblicato dal Journal of Medical Internet Research, intitolato “Professional Use of Social Media by Pharmacists: A Qualitative Study”, e curato dalla facoltà di Farmacia dell’università di Sydney, in Australia. «I social network – spiegano gli autori – sono utilizzati di frequente dai consumatori così come dai professionisti della salute. Tuttavia, la nostra conoscenza in merito a come venga sfruttato dai farmacisti questo genere di strumenti è ancora limitata». Per effettuare l’analisi i ricercatori hanno deciso di avvalersi di una serie di interviste semi-strutturate, che sono state condotte su un campione di 31 farmacisti: le risposte sono state registrate, il contenuto trascritto e analizzato in funzione dei diversi temi toccati. Ne è risultato che i social network più utilizzati sono Facebook, YouTube e Wikipedia. L’uso effettuato dai farmacisti comprende anche discussioni con colleghi su questioni di carattere sanitario, così come la condivisione di informazioni professionali, senza dimenticare la ricerca di posti di lavoro. «Wikipedia rappresenta la prima scelta dei partecipanti alla ricerca qualora sia necessario cercare informazioni su questioni non familiari», si legge nello studio. Tuttavia, «in pochi casi i farmacisti contribuiscono attivamente agli articoli scritti sul portale». Allo stesso modo, non di rado si sceglie di utilizzare i video pubblicati su YouTube, ma nessuno dei 31 professionisti ne ha mai postato uno. Facebook viene invece utilizzato soprattuto per promuovere eventi, per mantenere contatti con la rete di colleghi, e per annunci di lavoro. In conclusione, gli autori spiegano che «i partecipanti utilizzano i social network in modo professionale, e specificatamente per accedere ad informazioni in materia sanitaria. Ma i farmacisti dovrebbero essere più pronti nel contribuire a diffondere il loro sapere in questi ambienti telematici e user-friendly, rivolgendosi non soltanto ai loro colleghi ma anche ai consumatori».