Accogliendo la proposta di Marina Bruno, dirigente ospedaliera della Asl Roma 6, l’Ordine dei farmacisti della Capitale istituirà un gruppo di lavoro dedicato esclusivamente a studiare, progettare e realizzare iniziative che, partendo dalla professione farmaceutica, siano funzionali a promuovere la prevenzione e l’innovazione tecnologica in sanità, con il fine unico di migliorare l’assistenza ai cittadini. L’iniziativa, riportata su RifDay, organo di informazione dell’Ordine dei farmacisti di Roma, prevede lo sviluppo di progetti concreti, avvalendosi anche di risorse reperite da fondi regionali, nazionali ed europei disponibili per queste finalità. «Siamo pronti a dimostrare con la realizzazione di progetti innovativi – spiega a RifDay Marina Bruno, coordinatrice del gruppo – l’importanza del ruolo dei farmacisti sia nel Servizio sanitario nazionale sia nel sociale. Saranno coinvolti tutti i farmacisti e gli operatori sanitari che vorranno partecipare alla realizzazione dei vari progetti, mediante appositi avvisi sul portale dell’Ordine dei farmacisti di Roma: nessuno sarà escluso e ogni idea sarà accettata e discussa per essere condivisa».

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La sanità del futuro? Connubio tra prevenzione, tecnologie e prossimità

Lo sviluppo del gruppo di lavoro proposto dall’Ordine di Roma nasce dalla considerazione di alcuni fattori che sembrano essere fondamentali per restare al passo con i tempi. Tra questi, la sinergia tra prevenzione, innovazione tecnologica e assistenza territoriale sembra essere la formula vincente per offrire un migliore servizio alla cittadinanza. «Prevenzione e innovazione tecnologica – evidenzia RifDay – due parole d’ordine per la sanità che verrà, che potrà tutelare efficacemente la salute dei cittadini solo potenziando gli interventi sul territorio grazie anche (se non soprattutto) all’interconnessione in rete di operatori e servizi attraverso il ricorso diffuso e organico alle nuove tecnologie». Le iniziative possano essere sviluppate anche “dal basso”, definendo corretti protocolli di collaborazione e “sfruttando” le potenzialità dalle moderne tecnologie, «in modo – si legge su RifDay – da dar vita a servizi e modelli di sanità di prossimità in grado di assicurare ai cittadini la certezza di poter fare riferimento a una rete di professionisti sempre pronti e disponibili ad aiutarli e indirizzarli verso il percorso riabilitativo e/o terapeutico più appropriato per i loro bisogni».

Un primo passo per migliorare l’assistenza sul territorio

Il gruppo si propone di essere il “motorino di avviamento” dell’iniziativa, della quale definirà più precisamente gli obiettivi e gli indirizzi per poi avviare una campagna di coinvolgimento e “reclutamento” di altri farmacisti e professionisti sanitari disponibili a creare sinergie – tra loro, con gli enti locali, le autorità e amministrazioni sanitarie della Regione – per realizzare progetti concreti, anche su base sperimentale con l’unico fine di migliorare l’assistenza sanitaria sul territorio. Oltre a Marina Bruno, che sarà coordinatrice del gruppo di lavoro, il nucleo fondativo è costituito da Giuseppe Guaglianone, vicepresidente dell’Ordine di Roma e responsabile del Servizio farmaceutico della Asl Roma 4, Antonino Annetta, titolare di farmacia, già vice presidente di Federfarma Roma e dello stesso Ordine, e Luigi Iavarone, già primo tecnologo del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), oggi direttore del master in “Violenza interpersonale: bullismo, mobbing e stalking” dell’Università telematica Pegaso.

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