Il 19 ottobre 2023 ha avuto il via la decima edizione di FarmacistaPiù, assise annuale dei farmacisti italiani. Il congresso è promosso da Federfarma, Fondazione Cannavò e Utifar, con il patrocinio di Fofi e l’organizzazione di Edra, e si è aperto – come nella sua prima edizione – presso le Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia a Roma. Orazio Schillaci, ministro della Salute, ha aperto i lavori della tre giorni, ricordando che «la farmacia rappresenta il punto di riferimento per una popolazione in cerca di risposte». Secondo Schillaci «nella manovra di bilancio abbiamo dato attenzione alla necessità di incrementare i livelli di assistenza di prossimità con una norma che consente alle farmacie convenzionate al Ssn di dispensare i farmaci fino a oggi reperibili solo presso le farmacie ospedaliere. L’obiettivo è favorire la dispensazione capillare del farmaco a favore della collettività. Inoltre, viene stabilito un nuovo modello di remunerazione a favore delle farmacie per la dispensazione del farmaco in regime di Ssn dando finalmente attuazione alla Legge 135 del 2012. Sono i segnali di una politica che intende mantenere l’impegno di ridisegnare un Ssn vicino alle esigenze dei cittadini».

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«Parlare di sanità territoriale». Presente anche Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, secondo cui «il ruolo della farmacia è un tema ricorrente nelle agende, grazie alla farmacia dei servizi e alle prestazioni territoriali. Ora, con le misure del Pnrr e con le case di comunità, possiamo davvero parlare di sanità territoriale. Oggi dobbiamo guardare a nuove necessità: nel 2023 il fondo sanitario nazionale può contare su una cifra da record pari a 136 mld di euro, 21 mld in più rispetto al 2019, quando non vi erano le critiche attuali. È evidente che sia arrivato il momento di mettere in campo un nuovo modello organizzativo».

I temi della nuova frontiera della professione. Secondo Andrea Mandelli, presidente Fofi e del Congresso, la «riforma del corso di laurea, pianificazione dei servizi sanitari, alleanze interprofessionali, innovazione scientifica e digitale, organizzazione dei servizi sanitari erogati, rinnovata relazione farmacista-paziente, sono solo alcuni dei temi relativi alla nuova frontiera della professione che consolida il proprio ruolo nella sanità ospedaliera e territoriale e di cui tratteremo nella tre giorni di FarmacistaPiù». Per il dirigente «il Congresso dei farmacisti italiani, giunto alla sua decima edizione, ci ha consentito ogni anno di guidare il processo di evoluzione del ruolo della professione attraverso un costante confronto con le istituzioni e con gli attori del sistema salute, con cui abbiamo tracciato una rotta comune: la sinergia è la miglior risposta ai bisogni di salute delle persone. L’auspicio è che l’evoluzione del sistema sanitario e il consolidamento del nostro ruolo possano trovare concreta attuazione: i lavori congressuali ci consentiranno di definire il documento programmatico di politica professionale e sindacale che consentirà ai farmacisti di governare i cambiamenti in atto, così come era stato fatto nel 2005».

Educazione sanitaria fin dalla scuola primaria. Rocco Bellantone, commissario straordinario dell’Istituto superiore di sanità, si è concentrato sui concetti di educazione sanitaria e umanità. Per Bellone «oltre l’80% della popolazione ha una farmacia di riferimento, porta d’accesso al sistema sanitario. Tra le tante medicine che si pensano di dare al Ssn spesso ci dimentichiamo della medicina di base. Le sfide di salute le vinceremo quando penseremo a un’educazione sanitaria fin dalla scuola primaria. L’Iss lancerà una campagna informativa rivolta alle scuole, a partire dalla terza elementare, per cui saranno divulgati dei contenuti video con pillole sulle buoni abitudini e stili di vita consigliati per preservare la salute».

Casa di comunità hub sul territorio. Americo Cicchetti, direttore generale della Programmazione sanitaria presso il ministero della Salute, è intervenuto sottolineando che «adeguare è la parola chiave: la necessità è adeguarsi alle sfide e ai cambiamenti. Questo è un sistema che ha asset fortissimi, costruiti sugli ospedali, e che dobbiamo riequilibrare. Abbiamo scoperto che la vera sfida va vissuta nella prossimità dei pazienti, a livello domiciliare. Presente anche Domenico Mantoan, direttore generale Agenas, il quale ha sottolineato che «se c’è una categoria che ha capito, ha aderito e che ha interpretato la rivoluzione che stiamo facendo in Italia è quella dei farmacisti. Agenas ha dato il via al tavolo per andare a definire il modello organizzativo della casa di comunità hub sul territorio e una volta definito verremmo sicuramente a interloquire con i farmacisti, perché la casa di comunità hub deve essere inserita nel contesto della rete».

Temi di maggior attualità per la categoria. Marco Cossolo, presidente Federfarma, ha aggiunto che «questa decima edizione di FarmacistaPiù rappresenta come ogni anno l’occasione per confrontarsi sui temi di maggior attualità per la categoria. La farmacia è infatti oggi sempre più protagonista dell’evoluzione scientifica: abbiamo confermato le nostre competenze, le nostre capacità, importanti progetti e proposte innovative, tutti elementi indispensabili per sostenere il sistema con nuovi modelli assistenziali, politiche sanitarie sempre più eque, appropriate e sostenibili, anche grazie al rilancio delle sinergie interprofessionali. La farmacia è oggi al servizio dell’assistenza territoriale, anche grazie al Dm77, e la telemedicina rappresenta uno strumento imprescindibile che ci consente di svolgere il nostro ruolo di demoltiplicare».

Livello di competenza raggiungibile con efficace formazione. Eugenio Leopardi, presidente Utifar, ha evidenziato di aver deciso «di affrontare il tema dell’evoluzione professionale nell’ambito del Servizio sanitario nazionale. La pandemia ha dato dimostrazione delle capacità del farmacista quale professionista sanitario. Ora diventa prioritario mantenere un elevato livello di competenza raggiungibile tramite una costante ed efficace formazione, coerente con i servizi che il cittadino richiede sempre più vicini sul territorio, in una prospettiva di prossimità che, abbiamo compreso, essere la chiave del futuro sistema sanitario».

Adeguamento del patrimonio del sapere. Per Luigi d’Ambrosio Lettieri, presidente della Fondazione Cannavò e vicepresidente Fofi, «scienza, competenza, innovazione, prossimità» sono «i cardini verso cui la professione del farmacista, protagonista di un nuovo rinascimento, deve essere guidata. In un contesto in profonda evoluzione il presupposto più importante è l’adeguamento del patrimonio del sapere, per continuare a guardare al futuro con sicurezza, ma soprattutto per garantire efficacia e qualità delle prestazioni. L’edizione 2023 di FarmacistaPiù, che con dedizione e orgoglio promuoviamo da dieci anni, intende non solo incoraggiare la riflessione con il decisore politico, con la comunità scientifica e con le associazioni di categoria, ma anche definire il ruolo del farmacista, protagonista nell’assistenza e nella cura di prossimità, protagonista negli ospedali, nelle università, nelle industrie e negli esercizi di vicinato. Il farmacista, oggi, è protagonista del Servizio sanitario nazionale, grazie a capacità straordinarie dimostrate in otto secoli di storia».

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