L’undicesima edizione di FarmacistaPiù, congresso nazionale dei farmacisti italiani, si è conclusa sabato 9 novembre 2024 a Roma, confermando il ruolo centrale dei professionisti del settore nel Servizio sanitario nazionale. L’evento, promosso da Federfarma, Fondazione Cannavò e Utifar, con il patrocinio di Fofi e l’organizzazione di Edra, ha visto la partecipazione massiccia di 18mila farmacisti ai 34 convegni organizzati su piattaforma digitale.

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Ruolo centrale dei farmacisti

Gli organizzatori hanno spiegato che «nel corso della tre giorni gli esperti hanno ribadito il ruolo sempre più centrale dei farmacisti nel supporto al Servizio sanitario nazionale e nella tutela della salute pubblica. Un momento di riflessione cruciale per la categoria, che ha dibattuto su sfide e opportunità all’interno di un contesto in continua evoluzione, come il ruolo dei farmacisti nella campagna vaccinale nazionale. Andrea Mandelli, presidente Fofi e presidente del Congresso, ha sottolineato l’impegno dei professionisti in questo campo, facilitato anche dalla formazione continua erogata dalla Fondazione Cannavò, in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità».

«Tracciare la rotta per il futuro»

Mandelli ha poi «espresso grande soddisfazione per la riuscita dell’undicesima edizione del congresso, evidenziando l’importante adesione dei farmacisti alle sessioni convegnistiche e l’eccellenza dei relatori intervenuti nella tre giorni, che hanno saputo assicurare efficienza e qualità a tutti gli incontri: «Desideriamo tracciare insieme a tutta la comunità professionale una rotta verso il futuro, affinché ognuno di noi possa dare il proprio contributo all’evoluzione del ruolo del farmacista nella sanità che verrà. La tre giorni di FarmacistaPiù è, come ogni anno, un importate momento di confronto sui temi di maggiore attualità per la professione: abbiamo lavorato in sinergia per sintetizzare idee e proposte che ci permettano di guardare al futuro con fiducia. Il nostro obiettivo è rimanere protagonisti nello sviluppo di un Servizio sanitario nazionale che risponda alle esigenze e alle aspettative degli italiani, continuando a svolgere le attività che da oltre 800 anni costituiscono il cuore della nostra professione: la resilienza, la promozione della salute e l’assistenza quotidiana ai cittadini».

Farmacie centri di servizi sanitari e di supporto alla comunità

Durante i lavori di FarmacistaPiù sono emersi elementi importanti: le farmacie non sono più solo punti di distribuzione di medicinali, ma si sono trasformate in centri di servizi sanitari e di supporto alla comunità, grazie anche all’adozione di tecnologie innovative e all’implementazione di approcci personalizzati per i pazienti. La formazione continua, i programmi di educazione sanitaria, e l’ottimizzazione dei modelli di gestione delle risorse sono oggi essenziali per garantire cure efficaci, accessibili e appropriate a tutti i cittadini. Marco Cossolo, presidente di Federfarma, ha infatti evidenziato i risultati positivi ottenuti dalle farmacie: «In questa stagione, le farmacie hanno somministrato il 30% di vaccinazioni in più rispetto allo scorso anno, con un significativo incremento del 40% degli elettrocardiogrammi (Ecg) eseguiti in farmacia, per un totale di 220mila esami. Un segno tangibile del valore aggiunto che la farmacia offre alla comunità. La Farmacia dei servizi è infatti ormai una realtà che dobbiamo arricchire ulteriormente, ma la vera sfida rimane quella della prossimità. Oggi è indispensabile creare presidi capillari che, insieme ai medici di famiglia e agli infermieri di comunità, possano diventare punti di riferimento concreti per i cittadini e per i loro bisogni di salute. È quindi necessario, come professionisti, continuare a promuovere la cultura e la formazione, affinché tutti possiedano le competenze necessarie per svolgere al meglio il proprio ruolo sul territorio».

Necessità di continuo aggiornamento professionale

Anche Eugenio Leopardi, presidente Utifar, ha posto l’accento sulla necessità di promuovere cultura, ma soprattutto sulla necessità di continuo aggiornamento professionale: «Oggi al farmacista vengono richieste sempre maggiori competenze, ed è lo stesso cittadino a richiederle. La formazione continua, i programmi di educazione sanitaria, e l’ottimizzazione dei modelli di gestione delle risorse sono oggi essenziali per garantire cure efficaci, accessibili e appropriate a tutti i cittadini che contano su di noi. FarmacistaPiù si riconferma un appuntamento importante per la definizione di nuovi modelli professionali e per la condivisione che rendono la tre giorni una vera e propria fucina di spunti e idee».

Dialogo tra i diversi attori

Il Congresso ha favorito come ogni anno il dialogo tra i diversi attori del sistema sanitario – dai decisori istituzionali agli operatori sanitari – per sviluppare modelli strutturali innovativi, tecnologicamente avanzati, e sempre più funzionali a un sistema sanitario più resiliente ed efficiente. I temi più dibattuti in questi giorni sono stati non solo la qualità, la professionalità e la prossimità, ma anche l’utilizzo delle moderne tecnologie a supporto dei servizi sanitari erogati, con l’ambizione di garantire un sistema più equo e accessibile per tutti. A questo proposito hanno partecipato alla sessione inaugurale di giovedì esperti di primo piano.

«Attivare collaborazioni tra governo, professionisti e cittadini»

Sull’evoluzione del ruolo del farmacista e sull’innovazione è intervenuto Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’innovazione: «Sono qui per testimoniare ciò che possiamo realizzare insieme nel futuro, ciò che abbiamo già fatto nel passato e ciò che stiamo portando avanti nel presente. In un momento cruciale per l’innovazione, è fondamentale attivare collaborazioni tra governo, professionisti e cittadini. Il mio dipartimento sta sviluppando soluzioni digitali per la sanità, come il fascicolo sanitario elettronico e l’interoperabilità dei dati. I farmacisti e le farmacie hanno un ruolo centrale in questo processo, specialmente nel monitoraggio della cronicità e nell’integrazione con il sistema sanitario. È essenziale che il farmacista, con il dossier farmaceutico, possa accedere a dati sanitari e contribuire attivamente al miglioramento della salute dei cittadini».

Interesse a fruire dei servizi nella farmacia

In merito all’importanza dei dati è intervenuto anche Mariano Corso, professore ordinario di Leadership & Innovation, Politecnico di Milano e Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Sanità Digitale: «I dati ci dimostrano che, quando necessario, c’è per i cittadini un interesse a fruire dei servizi nella farmacia decisamente elevato. Vaccini, consegna a domicilio dei farmaci, servizi infermieristici: ecco quando si chiede al cittadino di dare un’opinione su questi temi, la farmacia è sempre al primo posto», mentre Alice Borghini (Dirigente Uosd Sanità digitale e Telemedicina) ha sottolineato quanto l’intelligenza artificiale potrà svolgere un ruolo importante nella quotidianità del farmacista, a patto che venga gestita con la supervisione del professionista.

Farmacisti risorsa fondamentale per il Paese

Le conclusioni sono state affidate a Luigi d’Ambrosio Lettieri, presidente di Fondazione Cannavò, che ha ringraziato tutti i farmacisti, le ventuno associazioni di categoria coinvolte, gli esperti e le Istituzioni che hanno partecipato alla tre giorni: «Concludiamo questa undicesima edizione di FarmacistaPiù con una riflessione che non ha bisogno di enfasi: i farmacisti sono una risorsa fondamentale per il Paese, contribuiscono in modo decisivo a tutelare il nostro Servizio sanitario nazionale e a migliorare la salute pubblica. Anche quest’anno il Congresso dei farmacisti si è confermato quale riferimento di una professione che affonda le radici del suo patrimonio in tre valori fondanti: flessibilità, sacrificio e competenza. La flessibilità che ci permette di rispondere in modo tempestivo e adeguato alle nuove necessità di una sanità in continuo cambiamento, consentendo alla farmacia di essere un punto di riferimento in tutti i contesti di cura. Il sacrificio, che si traduce nell’impegno quotidiano, è la cifra distintiva del nostro operato, che, pur tra le difficoltà, non viene mai meno. La competenza, infine, è il fondamento su cui poggia la nostra autorevolezza: grazie alla preparazione professionale, all’aggiornamento continuo e alla capacità di affrontare con perizia le problematiche di salute quotidiane, possiamo garantire un servizio di alto livello. Questi valori, che animano ogni farmacista, sono essenziali per il rafforzamento del Servizio sanitario nazionale e per il benessere dei cittadini, confermando la farmacia quale presidio insostituibile e polifunzionale della sanità territoriale».

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