Giovedì 18 luglio 2024 si è tenuta la presentazione dell’undicesima edizione di FarmacistaPiù, a Roma al Nobile collegio chimico farmaceutico. L’evento è promosso da Federfarma, Fondazione Francesco Cannavò, e Utifar, con il patrocinio della Federazione degli ordini dei farmacisti, organizzato da Edra Spa. I promotori dell’iniziativa hanno spiegato che «la cerimonia inaugurale dell’edizione 2024 di FarmacistaPiù avrà luogo presso il centro eventi Spazio Novecento il 7 novembre p.v., i lavori congressuali proseguiranno i giorni 8 e 9 novembre in modalità streaming per promuovere il confronto sui temi dell’attualità sanitaria e stimolare il dialogo attivo tra istituzioni, professionisti, ricercatori e aziende del comparto».
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FarmacistaPiù 2024: date e modalità di partecipazione
L’apertura dei lavori di FarmacistaPiù avverrà in presenza e contestualmente in diretta streaming il 7 novembre p.v. alle 16.00 a Roma presso lo Spazio Novecento, con la sessione plenaria dal titolo “Processi di evoluzione tecnologica a supporto della sanità. Farmacisti e farmacie pionieri di innovazione”, alla presenza anche di Istituzioni rappresentanti del governo e del parlamento. Al temine della sessione plenaria saranno consegnati i consueti premi: Premio allo studio Giacomo Leopardi, Premio alle promesse giovanili Renato Grendene, Premio alla solidarietà Cosimo Piccinno e Premio all’innovazione Osvaldo Moltedo. Le candidature dovranno pervenire entro le 12.00 del 20 ottobre 2024. Il sabato mattina 9 novembre p.v., in presenza e con trasmissione in streaming, avrà luogo un momento di incontro con l’assegnazione dei premi Francesco Cannavò ispirati al valore delle competenze professionali. Anche in questa edizione è prevista un’area per la presentazione di poster scientifici nella quale i farmacisti potranno esporre un lavoro tecnico-scientifico inerente alla propria attività professionale. La commissione è presieduta da Paola Minghetti, presidente Sifap, e composta da Arturo Cavaliere, presidente Sifo, Eugenio Leopardi, presidente Utifar e Corrado Giua Marassi, presidente Sifac.
FarmacistaPiù spazio autorevole di formazione, condivisione e confronto
Tra gli obiettivi principali descritti, la volontà di una compartecipazione attiva dei farmacisti nel processo di ristrutturazione di un Sistema Salute capace di fornire risposte concrete al cittadino. Lo ha evidenziato Andrea Mandelli, presidente Fofi: «FarmacistaPiù si è consolidato negli anni come uno spazio autorevole di formazione, condivisione e confronto, atteso da tutta la categoria, per valorizzare e far crescere la professionalità del farmacista e il suo ruolo sempre più centrale nell’ambito del Servizio sanitario nazionale. C’è grande entusiasmo e consapevolezza del contributo che tutta la professione è chiamata a dare per ridisegnare una sanità realmente vicina alle esigenze dei cittadini. Il congresso di novembre si preannuncia una tre-giorni di grande valore formativo e di scambio proficuo, nel quale sono certo anche i farmacisti più giovani non faranno mancare il loro contributo di idee e gli stimoli per continuare a percorrere con successo la strada tracciata nel 2005 dalla Federazione per far evolvere la professione coerentemente con i nuovi bisogni di salute e i cambiamenti in atto nella sanità italiana».
Farmacie tra le prime strutture sanitarie ad aver utilizzato tecnologie informatizzate
Secondo il presidente di Federfarma, Marco Cossolo, l’importante sfida di questa edizione sarà guardare al rapporto tra farmacia e tecnologia: «Stiamo attraversando un momento particolare, in cui la farmacia si sta affermando come un pezzo importante del Servizio sanitario nazionale, andando oltre la logica di distribuzione del farmaco. Questo sta accadendo grazie alla flessibilità che i farmacisti hanno dimostrato, ma anche nell’utilizzo delle tecnologie. Le farmacie sono infatti tra le prime strutture sanitarie ad aver utilizzato tecnologie informatizzate». Cossolo ha lanciato poi un’ulteriore sfida: «Se avremo nuovi ruoli o uno sviluppo di quelli già esistenti dovremmo farlo con i massimi livelli di sicurezza, quindi avremo bisogno di formazione, ma anche di protocolli per garantire alti livelli di qualità».
Temi e punti chiave dell’undicesima edizione
Eugenio Leopardi, presidente Utifar, ha evidenziato i temi e i punti chiave di questa undicesima edizione, sottolineando anche la grande resilienza dimostrata dal farmacista e dalla farmacia italiana in un contesto permeato da costante evoluzione: «Il programma di FarmacistaPiù può contare su tre elementi chiave: la sessione plenaria dedicata all’innovazione, quella delle associazioni e quella dei poster scientifici. L’integrazione di queste componenti contribuisce a rafforzare la nostra professione, da sempre caratterizzata da una profonda resilienza. La nostra resilienza è fatta di sudore, di studio, di corsi di aggiornamento. FarmacistaPiù può dare le indicazioni e la direzione giusta da seguire nell’ottica di una crescita costante».
Spunti, riflessioni e condivisione di strategie
Luigi d’Ambrosio Lettieri, presidente della Fondazione Cannavò – che quest’anno celebrerà il proprio ventennale – ha concluso sintetizzando la missione dell’edizione 2024 del Congresso: «In questi undici anni, FarmacistaPiù ha accompagnato l’evoluzione della professione con spunti, riflessioni, condivisione di strategie e di obiettivi in un decennio che è stato rivoluzionario per la governance sanitaria. I farmacisti hanno dimostrato il proprio valore di competenze e abilità professionali e la propria flessibilità nel sintonizzarsi rapidamente ai mutevoli contesti scientifici, sociali e sanitari, occupandosi prioritariamente dei bisogni assistenziali e di salute dei cittadini. Dopo aver discusso, durante le precedenti edizioni, della necessità di rilanciare la sanità territoriale e la continuità assistenziale, oggi dobbiamo comprendere come il complesso processo di evoluzione della sanità digitale può agevolare la fruizione dell’assistenza farmaceutica e la erogazione di servizi fondamentali per la cura e la prevenzione per la difesa della salute pubblica e per il sostegno del nostro Sistema Salute, nella consapevolezza che la professione assume un ruolo sempre più strategico a servizio del Ssn».
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