Non sembrano placarsi le polemiche a seguito di un’intervista a Luca Coletto, sottosegretario di Stato alla Salute, che aveva provocato la reazione delle associazioni Fnpi, Federfardis e Mnlf, nonché di diversi farmacisti titolari di parafarmacia. Questa è la volta dell’Unione nazionale anticrisi farmacisti titolari di sola parafarmacia (Unaftisp), la quale, in un comunicato a firma di Daniele Viti, presidente, porta all’evidenza un paradigma di certo non nuovo nel settore, ovvero, che i pazienti si trovino di fronte a due figure professionali differenti, a seconda che esse si ritrovino ad operare in farmacia o in parafarmacia.

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

«Sembrerebbe che il vero farmacista – spiega Viti – è quello in farmacia, mentre quello in parafarmacia è un “parafarmacista” come se esistesse una “para-laurea”, la nostra. Un presidente di un Ordine provinciale – che dovrebbe rappresentare tutti i farmacisti iscritti all’Albo della sua provincia – ci definì in modo inappropriato e dispregiativo “parafarmacisti”, senza rendersi conto che quella sua espressione stava svilendo e umiliando i suoi stessi studi, la sua laurea, la sua professione». Per questo motivo, sottolinea il dirigente, «è incomprensibile tutto questo acredine nei confronti di chi chiede dignità professionale e gli strumenti giusti per poter esercitare nella sanità e nella tutela della salute».

Secondo Viti, questa è la risultante di «un sistema basato su privilegi, dove una farmacia, in quanto concessione governativa, viene ereditata in barba a qualsiasi metodo meritocratico. Da qui, il nostro collega erede, a questo punto, di scienza e conoscenza per genetica, è più indicato a dare un consiglio rispetto a chi non ha ereditato né scienza, né conoscenza e tantomeno una farmacia, e lavora in altri contesti».

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.