
«Tra le conseguenze per i malati – prosegue Farmacieunite – si segnalano ritardi nel trattamento, effetti collaterali derivanti dal mancato utilizzo dei medicinali, alto rischio di infezioni e peggioramento delle condizioni generali di salute. Alcuni disturbi rischiano di non essere curati: ci sono farmaci mancanti da anni e assicurare la continuità delle cure è spesso problematico, se non impossibile». L’associazione di farmacisti denuncia in particolare «difficoltà strumentali per reperire forniture alternative, oltre a evidenti disagi che minano il rapporto con i cittadini, spesso costretti a tornare in farmacia più volte prima di poter reperire il farmaco prescritto. Le Regioni hanno messo in atto un sistema di segnalazione che dovrebbe monitorare la situazione, pertanto si richiamano gli enti preposti ad intervenire, affinché le cure siano assicurate».
E se la carenza di alcuni farmaci non è certo una novità, il disservizio «sta aumentando notevolmente». Le farmacie, insieme a Farmacieunute, lanciano per questa ragione un appello, «al fine di trovare velocemente una soluzione che consenta ai cittadini il diritto alla continuità delle cure, in tempi e modalità che non lascino spazi a fenomeni di mancanza di aderenza terapeutica».
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