Farmacieunite valuta positivamente la disposizione che svincola il Fondo per i farmaci innovativi dal tetto della spesa farmaceutica territoriale, nonché il fondo per finanziare il MUR, che è partito come sperimentale, nel 2012, proprio dalle farmacie associate di Treviso.
“Ovviamente vogliamo pensare che gli innovativi arrivino finalmente sul territorio e che si inverta la tendenza di spostare i farmaci dalle farmacie territoriali agli ospedali attraverso la distribuzione diretta che, siamo convinti, non mantenga il risparmio che invece promette” afferma il presidente dell’Associazione, Franco Gariboldi Muschietti.
“Detto questo, è evidente la necessità di rilevare che si tratta, ancora una volta, di una manovra che scommette sui tagli lineari, funzionale ad un risparmio immediato, ma non finalizzata ad ottenere dei risultati a medio-lungo termine, a garanzia della sanità pubblica che diventa ormai sempre meno universalistica” ha concluso il presidente.
E questo si evince anche dal tanto contestato decreto appropriatezza, in arrivo al tavolo delle Regioni, che prevede una stretta su 203 prestazioni specialistiche e sugli esami genetici.
Molto critica quindi la posizione di Farmacieunite, che vede nei diversi provvedimenti di contenimento della spesa pubblica che si susseguono nel tempo una logica meramente economica e quindi ben distante da quella che dovrebbe guidare le scelte in sanità che, alla fine, si ripercuotono sempre sul cittadino e sui livelli di assistenza.
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