“La celebrazione della Giornata mondiale del diabete può e deve essere un’occasione per una riflessione più puntuale sulle strategie di prevenzione e di contrasto di una malattia che, più di altre, si vince lavorando nel vivo del territorio, affiancando e assistendo i malati con i farmaci e i device di cui hanno bisogno, ma anche promuovendo regole igieniche e stili di vita che rallentino la diffusione della patologia. Un contributo straordinario, al riguardo, può venire dalle farmacie di comunità e dai medici di medicina generale, i due ‘dottori della salute’ più vicini ai cittadini, che il Ssn deve imparare a coinvolgere di più e ‘usare’ meglio”.
In occasione della ormai prossima Giornata mondiale del diabete, che si celebrerà il 14 novembre, Franco Gariboldi Muschietti, presidente di Farmacieunite, evita le considerazioni di circostanza e va dritto al centro del problema, che da una parte è certamente quello di potenziare la prevenzione, ma dall’altra resta quello di far fronte all’assistenza di malati che, se non adeguatamente trattati e seguiti, rischiano di produrre impatti devastanti anche sul piano economico per sistema sanitario pubblico a causa dei costi dovuti alle complicanze.
“L’approccio al malato diabetico, da parte di molti servizi sanitari regionali, è ancora di tipo ragionieristico” spiega Muschietti. “Si lesina sui presidi, si fanno gare al ribasso per acquistare i dispositivi più appropriati per misurare la glicemia a domicilio o iniettarsi l’insulina, illudendosi di risparmiare qualche euro, ma in realtà rinunciando a investire sulla soluzione del problema e quindi condannandosi a spendere infinitamente di più domani. La malattia va affrontata, invece, mettendosi dalla parte dei malati e facendo tesoro dei loro suggerimenti.”
Un esempio virtuoso, a giudizio di Muschietti, viene da proposte come quella avanzata qualche mese fa da Fand Lombardia, finalizzata a risparmiare sui presidi, ma assicurando al contempo a tutte le persone con diabete i dispositivi giusti per curarsi in modo appropriato, rendendoli disponibili nella farmacia più vicina, senza costringere i pazienti ad assurde vie crucis per procurarsi ciò di cui hanno bisogno per curarsi.
“I diabetici non chiedono altro che poter utilizzare i dispositivi più appropriati, nel rispetto del piano terapeutico predisposto dal diabetologo, mentre le Regioni hanno la necessità di conseguire risparmi nell’erogazione di questi prodotti” sintetizza Muschietti. “Non sono esigenze antitetiche, solo che si abbia la volontà di coniugarle con intelligenza, lungimiranza e nel rispetto dei bisogni di tutti. La Fand lombarda ha provato a farlo con risultati che hanno registrato un pieno di consensi”: Il presidente di Farmacieunite ricorda i punti salienti della proposta: “In primo luogo, avvalersi di sistemi informatici, già disponibili, per realizzare un controllo capillare del consumo di dispositivi da parte dei cittadini con diabete che, in una data Regione, effettuano l’autocontrollo glicemico domiciliare e di quelli che invece si curano con iniezioni di insulina”.
“Indispensabile, al riguardo, il ruolo delle farmacie, primo interlocutore sanitario del cittadino e già in grado di dialogare con le Aziende sanitarie locali e la Regione” prosegue Muschietti.
“Il sistema informatico deve poi coinvolgere diabetologi e medici di medicina generale non solo per avere sotto controllo la gestione economico-finanziaria dell’assistenza, ma soprattutto per assicurare e verificare l’effettiva appropriatezza terapeutica. Il tutto, ovviamente, inserito nel quadro di un accordo tra Regione e operatori, farmacie in primo luogo, che garantisca anche i profili di sostenibilità ed economicità del programma assistenziale.”
“Ritengo che il 14 novembre dovrebbe spingere tutti gli attori del sistema a concentrarsi, oltre che sulla parola d’ordine generale – pienamente sottoscrivibile – di un maggiore impegno nella prevenzione di quella che ormai è una malattia sociale a larghissima diffusione, sui modi più efficaci per assistere meglio le persone diabetiche” prosegue ancora il presidente di Farmacieunite “aiutandole a ‘gestire’ meglio la patologia, migliorando la loro qualità di vita. E in questo le farmacie possono fare moltissimo e sono disponibili a farlo, non più e non solo con iniziative utili e meritorie ma episodiche come la misurazione gratuita della glicemia e la distribuzione di materiale informativo, ma con programmi di sistema in collaborazione con Regione, diabetologi e Medici di Medicina Generale”.
“Farmacieunite è fin da subito a disposizione delle autorità sanitarie e di chiunque voglia portare avanti un discorso concreto” conclude Muschietti “nel solo interesse che conta: quello della salute dei cittadini”.
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