Solo con il supporto delle Federfarma locali le farmacie rurali e quelle di piccole dimensioni possono raggiungere livelli di sviluppo pari alle grandi aziende. Ne è convinto Dario Castelli, vicepresidente rurale di Federfarma Milano, Lodi e Monza Brianza che, in un’intervista a FarmaciaVirtuale.it, ha sottolineato che «la farmacia rurale oggi ha sicuramente bisogno di un appoggio da parte delle Federfarma regionali e provinciali. Dobbiamo mettere tutte le farmacie in condizione di avere gli strumenti legislativi e tecnologici per poter svolgere le nuove attività. La farmacia rurale non può affrontare da sola le nuove sfide. Ha bisogno da un lato di un interscambio di informazione con le altre farmacie, ma necessita anche dell’appoggio delle Federfarma locali e provinciali per guardare oltre al Covid e iniziare a costruire il futuro».
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Riposizionare la farmacia fisica
Castelli esorta i farmacisti a non imitare la farmacia online ma a costruire un nuovo ruolo per quella fisica, esaltandone le potenzialità peculiari. «La farmacia online fa parte di un processo avviato ormai da anni e non può essere combattuto, osteggiato, né tanto meno deve essere temuto. Credo che l’apporto del farmacista al banco e la sua consulenza diretta al paziente rimarranno sempre fondamentali. Amazon non potrà mai scalzare la figura del farmacista titolare o collaboratore. Ci potranno essere video-consulti o altre modalità di interazione che non possiamo ostacolare perché è un processo che andrà avanti, ma la farmacia, come luogo fisico, avrà un suo futuro. Ovviamente deve coltivare questo ruolo, senza imitare la farmacia online, che richiede strutturazione, risorse e tempo. Personalmente preferisco proseguire con il mio posizionamento di presidio fisico, offrendo servizi e consulenze che la farmacia online non potrà mai dare».
Valorizzazione del personale
Le risorse umane sono, secondo Castelli, un bene prezioso da valorizzare con sistemi premianti, per i quali le farmacie rurali devono essere supportate. «La valorizzazione del personale è un aspetto fondamentale. Stiamo osservando, e non solo in farmacia, una mancanza di personale, che è un problema molto serio. È tempo di valorizzare le risorse che abbiamo a disposizione sul campo, con sistemi premianti, che riconoscano l’impegno dei collaboratori. Nel 2019 Federfarma Milano ha messo in campo un sistema di welfare aziendale che allora era attuabile solo dalle grandi farmacie, mentre quelle piccole o rurali non disponevano delle risorse necessarie per costruire un meccanismo simile. L’associazione quindi ha fatto da aggregatrice, dando la possibilità a tutte le piccole farmacie di aderire a questi programmi di welfare aziendale, supportandole a trecentosessanta gradi, dagli aspetti legislativi alla fornitura delle piattaforme tecnologiche. Questo, a mio avviso, è quanto deve fare un’associazione, aiutando le singole farmacie a fare quello che da sole non riescono a fare e agendo da aggregatore così da permettere alla farmacia rurale di ottenere gli stessi strumenti di una grande azienda».
Il video dell’intervista integrale
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