di DAVIDE GERVASI
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NON È VERO che ci si abitua. Non esiste un vaccino contro le rapine.
Neppure per i farmacisti. Per chi le ha subite, infatti, basta poco per far correre un brivido sulla schiena. La paura può semplicemente avere il volto rassicurante di un ragazzo con gli occhiali da sole e una visiera calata sul viso, che entra e si mette in fila con il capo chino e senza parlare. «SÌ È VERO, è sufficiente un cappellino e una sciarpa per suscitare timori – dice Viviana Maria Traversone, titolare della rivendita di San Lorenzo -. Nella vecchia sede, siamo stati rapinati quattro volte, di cui tre nell’arco di pochi mesi. Ora che ci siamo spostati la situazione si è calmata, ma basta una persone di passaggio, un cliente non abituale, per irrigidirci. L’altra mattina un uomo è stato per mezz’ora vicino la vetrina e mi sono spaventa. Ho contattato i carabinieri che hanno visionato i filmati del nostro sistema di videosorveglianza, ma non c’era nulla di cui allarmarsi. Questo, però, dà conto di quale sia il livello di angoscia». Anche i farmacisti di Legnano e Legnanese, insomma, conoscono bene i pericoli del mestiere ed è per questo, che negli anni, si sono attrezzati attraverso soprattutto telecamere e collegamenti diretti con le centrali operative delle forze dell’ordine. «Chi più e chi meno siamo diventati ormai il bersaglio preferito dei rapinatori – aggiunge Andrea Frezza, titolare della farmacia di corso Italia -. Fortunatamente in questa zona non si respira aria di vera emergenza. Si sta comunque attenti ad ogni faccia diversa, soprattutto quando ci si avvicina all’orario di chiusura. E poi ci siamo tutti dotati di apparecchiature sofisticate per un’identificazione perfetta». BASTANO infatti oramai pochi dettagli per ricostruire un volto, anche se travisato. E anche una semplice inflessione di una parlata può rappresentare un elemento utile per un’indagine: da qui, infatti, la polizia di Legnano era risalita lo scorso anno alla banda, compreso il basista e chi aveva fornito il supporto logistico, entrata in azione nelle farmacie cittadine, tra le quali anche quella dell’ex sindaco Lorenzo Vitali. Così come, poche settimane fa i carabinieri hanno arrestato i due banditi che avevano seminato il terrore tra i farmacisti di Parabiago. «Siamo oramai tutti organizzati con sistemi efficaci per scoraggiare ladri e rapinatori – dice Costanza Re, titolare della farmacia Sempione -. Abbiamo tutti messo in atto una forte azione deterrente contro i malintenzionati e investito molte risorse per la sicurezza. Eppure, sapere che ci sono state queste due rapine in pochi giorni, non fa comunque stare tranquilli».
QN – Il Giorno – Legnano
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