farmacieAumentano del 37% le rapine nelle farmacie della provincia di Milano nel 2013. Il Presidente di Federfarma, Annarosa Racca, ha incontrato nei giorni scorsi il Questore di Milano, Luigi Savina e il Comandante provinciale dei Carabinieri, Col. Maurizio Stefanizzi, per fare il punto sulla situazione e valutare nuove misure.

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Da gennaio a ottobre 2013 nella città di Milano si sono verificate 110 rapine (contro le 77 dello stesso periodo del 2012) e nella provincia, esclusa la città di Milano, 57 rapine (contro le 45 dello stesso periodo del 2012). In particolare, nei mesi di settembre ed ottobre il fenomeno si è aggravato, con rapine quasi quotidiane nella rete delle farmacie (423 farmacie in città, 468 nella provincia di Milano).

I rappresentanti delle Forze dell’Ordine hanno garantito una maggiore sorveglianza delle farmacie ed hanno ricordato che nel 2013 sono stati arrestati 73 rapinatori, responsabili del 76% delle rapine compiute in provincia di Milano.

Farmacie, rafforzare collaborazione

“Abbiamo inteso rafforzare la nostra collaborazione con le Forze dell’Ordine – ha dichiarato Annarosa Racca, Presidente di Federfarma – poiché sono in forte aumento il numero delle farmacie dotate di videosorveglianza collegata con le centrali operative sul territorio”.

L’aumento del numero delle rapine si spiega anche con il profilo del rapinatore medio. Si tratta spesso di rapinatori seriali, poco professionali, che finiscono non di rado con l’essere identificati e catturati, quasi sempre con 7/8 rapine all’attivo in farmacie o altri esercizi pubblici. Ecco l’identikit del rapinatore, come risulta dalle denunce dei farmacisti: non si lascia intimorire dalle telecamere; agisce da solo, parzialmente o totalmente travisato; è armato di pistola o coltello; colpisce preferibilmente tra le 16 e le 18; fugge spesso a piedi.

Federfarma ha invitato tutte le farmacie a dotarsi di un sistema digitale di videosorveglianza collegato direttamente con Questura o Carabinieri (che consente di riconoscere i rapinatori anche se mascherati), a lasciare almeno una vetrina sgombra tale da consentire una visione dall’esterno, a chiamare le Forze dell’Ordine ad ogni minimo sospetto.

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