
Il 28 maggio 2025 è stato siglato a Roma, alla Camera dei Deputati, il protocollo d’intesa tra la Ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella, l’associazione Farmaciste Insieme e le principali rappresentanze del settore, tra cui Fofi, Federfarma, Assofarm e Farmacieunite, con il patrocinio della Fondazione Francesco Cannavò e Fenagifar. L’accordo, promosso dall’onorevole Marta Schifone, mira a potenziare il ruolo delle farmacie come punti di riferimento nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere, integrandosi con il progetto Mimosa, ideato da Farmaciste Insieme. L’iniziativa prevede il coinvolgimento attivo dei farmacisti nel dare informazioni e orientamento alle donne vittime di violenza o stalking, indirizzandole al numero verde 1522, servizio nazionale attivo 24 ore su 24 gestito dal dipartimento per le Pari opportunità.
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L’impegno diretto delle istituzioni
Eugenia Roccella, ministra della Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, ha evidenziato che «il governo ha considerato fin dal primo giorno la lotta alla violenza contro le donne una priorità. Ma accanto all’impegno diretto delle istituzioni, che abbiamo dimostrato attraverso leggi innovative, l’aumento dei fondi e importanti iniziative di formazione e sensibilizzazione, ci deve essere il coinvolgimento di tutti. Questa battaglia infatti potrà essere vinta solo con un’ampia presa di coscienza e la spinta collettiva verso un profondo mutamento culturale. In questo senso il mondo delle farmacie può giocare un ruolo cruciale: si tratta di strutture capillarmente distribuite sul territorio, frequentate spesso da persone in condizioni di fragilità, e animate da personale qualificato nel quale è naturale, per il cittadino, riporre fiducia».
«Lotta alla violenza si arricchisce di una grande risorsa»
Roccella ha poi osservato che «i farmacisti possono dunque cogliere meglio di altri le situazioni di pericolo e orientare le donne perché chiedano tempestivamente aiuto attraverso i canali e gli strumenti chele istituzioni mettono a disposizione. Grazie all’iniziativa dell’onorevole Marta Schifone, che ha promosso il coinvolgimento di realtà così importanti, con questo protocollo la lotta alla violenza si arricchisce di una grande risorsa».
Farmacie di comunità come luoghi di prossimità umana
L’On. Marta Schifone, componente della XII Commissione Affari Sociali, ha dichiarato che «come farmacista ancor prima che come parlamentare, ho sempre creduto nel potenziale delle farmacie di comunità come luoghi di prossimità umana, oltre che sanitaria. Una battaglia che è radicata nella mia storia professionale e politica. Questo protocollo rappresenta un passo fondamentale e prezioso per rafforzare la rete di protezione delle donne, trasformando ogni farmacia in un presidio di ascolto, orientamento e supporto. Ringrazio tutte le sigle che hanno aderito per aver condiviso questa visione: solo con una azione collettiva possiamo fare la differenza nella vita di chi troppo spesso resta in silenzio».
Valore umano e professionale delle farmaciste e dei farmacisti
Angela Margiotta, presidente di Farmaciste Insieme, ha ricordato che «questo Protocollo riconosce il valore umano e professionale delle farmaciste e dei farmacisti, spesso primi interlocutori di chi vive situazioni di difficoltà. È nostro dovere, ma anche nostra volontà, essere parte attiva di una rete che protegge, accoglie e informa».
Farmacisti hanno presenza costante sul territorio
Andrea Mandelli, presidente Fofi, ha commentato l’iniziativa evidenziando che «i farmacisti sono interpreti di una prossimità che si esprime con la presenza costante sul territorio, ma anche con l’accoglienza, l’ascolto attivo e l’attenzione ai bisogni delle persone più vulnerabili. Questo Protocollo riconosce il ruolo sociale, oltre che sanitario, dei farmacisti per contrastare un fenomeno complesso che richiede una rete di sostegno ampia e capillare. La forte presenza femminile nella nostra professione rafforza ulteriormente la capacità di relazione empatica con le persone per intercettare situazioni di disagio e offrire alle donne in difficoltà tutte le informazioni e il supporto di cui necessitano per chiedere aiuto».
Farmacie da sempre un presidio di ascolto
Marco Cossolo, presidente di Federfarma, ha sottolineato che «le farmacie sono da sempre un presidio di ascolto, prossimità e fiducia. Con questo protocollo, riaffermiamo il nostro impegno al fianco delle donne, soprattutto di quelle che vivono situazioni di fragilità e violenza. Ogni farmacista può diventare un punto di riferimento concreto, capace di offrire non solo supporto, ma anche un’opportunità reale di orientamento verso la rete dei servizi. È un’alleanza di civiltà, che rafforza il valore sociale della farmacia nel tessuto del nostro Paese».
Il coinvolgimento delle farmacie comunali
Luca Pieri, presidente Assofarm, ha precisato che «con la sottoscrizione del Protocollo Mimosa, Assofarm e le farmacie comunali italiane confermano il loro impegno concreto contro ogni forma di violenza e discriminazione di genere. Questa iniziativa si aggiunge alle innumerevoli azioni già attuate sui territori, confermando la vocazione sociale delle farmacie comunali, in cui all’azione sanitaria si unisce un fondamentale sostegno alle politiche sociali promosse dai Comuni italiani. Le farmacie diventano così presidi di ascolto, orientamento e vicinanza alle donne in difficoltà, sempre più centrali nella rete di tutela e prevenzione».
«Riconoscere e rafforzare il valore umano del nostro lavoro»
Secondo Maurizio Giacomazzi, presidente di Farmacieunite, «nelle farmacie si incrociano ogni giorno storie di vita, fragilità e richieste d’aiuto spesso non espresse a voce. Aderire a questo Protocollo significa per noi riconoscere e rafforzare il valore umano del nostro lavoro. Ricorderei che oggi la Farmacia è Donna, che c’è sempre maggior disponibilità ad ascoltare: un ascolto attento, empatico, che nasce dalla quotidiana vicinanza alle persone. Credere in questa progettualità significa incentivare e sostenere ogni iniziativa volta alla tutela della salute femminile presso ciascuna delle nostre farmacie associate. Le farmaciste e i farmacisti di Farmacieunite sono pronti a farsi sentinelle silenziose ma presenti, capaci di accogliere, orientare e fare la differenza, anche con un semplice gesto»
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