Il 25 novembre 2025 il Pharmaceutical group of the european union (Pgeu) ha pubblicato un documento che evidenzia come le farmacie siano la più estesa rete di assistenza sanitaria primaria in Europa, con oltre 160mila esercizi che forniscono servizi a più di 46 milioni di cittadini quotidianamente. Il Position Paper sulla Salute cardiovascolare ha delineato le potenzialità inespresse della rete, sottolineando come il maggiore coinvolgimento dei farmacisti nelle attività di prevenzione, screening e gestione terapeutica a lungo termine potrebbe determinare migliori esiti per i pazienti, aumentare la capacità del sistema sanitario e rafforzarne la resilienza complessiva.

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Servizi per la prevenzione e la gestione delle patologie cardiovascolari

Le farmacie europee erogano prestazioni che comprendono anche consulenze sugli stili di vita, screening dei fattori di rischio, somministrazione di vaccini, revisione della terapia, supporto all’aderenza terapeutica, gestione della terapia anticoagulante e coordinamento con altri professionisti della salute. Attività dimostrate efficaci nel migliorare il percorso di cura, ridurre i ricoveri ospedalieri e le complicanze, oltre a favorire la continuità terapeutica, specialmente per i pazienti affetti da patologie croniche e nelle aree geograficamente svantaggiate.

Carenza di farmaci e le raccomandazioni di policy

Un’ulteriore criticità affrontata dal documento riguarda la persistente carenza di medicinali cardiovascolari, che compromette la continuità terapeutica. Nel 2024, i farmaci sono risultati in carenza in circa il 96% dei 28 paesi monitorati, con i farmacisti che dedicano in media 11 ore settimanali alla gestione delle emergenze, tempo sottratto all’assistenza diretta al paziente. Garantire la disponibilità dei farmaci è una priorità strategica. Per valorizzare appieno il contributo delle farmacie, Pgeu avanza una serie di raccomandazioni tra cui l’integrazione formale dei farmacisti comunitari nei programmi cardiovascolari nazionali ed europei, il riconoscimento e la remunerazione dei servizi farmaceutici, l’ampliamento delle competenze professionali, il potenziamento della sicurezza delle forniture, l’inclusione dei farmacisti nello Spazio europeo dei dati sanitari e un utilizzo responsabile dell’intelligenza artificiale.

Maggioranza delle malattie cardiovascolari premature è prevenibile

Clare Fitzell, presidente Pgeu, ha spiegato che «la stragrande maggioranza delle malattie cardiovascolari premature è prevenibile, e i farmacisti sono in una posizione unica per aiutare i pazienti ad agire precocemente. Attraverso le nostre vaste reti di farmacie locali, forniamo servizi accessibili di prevenzione cardiovascolare, screening e assistenza farmaceutica che supportano le comunità in tutta Europa. Tuttavia, potremmo fare anche di più se adeguatamente supportati. Con strutture di remunerazione adeguate, l’accesso ai relativi dati sanitari e un ruolo chiaramente definito all’interno dei percorsi di cura clinici e delle politiche di salute pubblica, i farmacisti potrebbero rafforzare ulteriormente l’assistenza preventiva, identificare prima i segnali di allarme e, in definitiva, salvare vite umane riducendo al contempo il carico sui sistemi sanitari europei».

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