farmacie comunali di genova96 mila euro l’anno: su questa cifra si sta scatenando in queste ore un acceso dibattito nel mondo politico genovese. È questo, infatti, lo stipendio per l’incarico quinquennale di direttore generale delle farmacie comunali di Genova, fissato dal bando emesso dal sindaco Mario Doria. Di per sé la cifra potrebbe non stupire, visto che si tratta di un incarico manageriale: stupisce però il fatto che si tratti all’incirca del triplo rispetto al passato, in un settore che versa in condizioni di grave crisi.

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A dare il “la” alla polemica, a cui stanno dando ampio spazio i quotidiani locali, Matteo Rosso, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Liguria, e Stefano Balleari, vicepresidente del consiglio comunale di Genova. «Sappiamo bene in che situazione si trovino le otto Farmacie comunali sopravvissute al piano di riorganizzazione che ha portato alla cessione di 3 punti vendita negli ultimi due anni, al distacco di 8 magazzinieri in Comune e a un futuro incerto per 40 lavoratori: i bilanci societari parlano di un’azienda che sta a mala pena a galla con i conti», dichiarano. E – riporta Genova24.it – chiedono a gran voce al sindaco Doria di chiarire al più presto «sia la rotta che vorrebbe intraprendere per il destino di una società interamente di proprietà del Comune, e quindi dei genovesi, sia le motivazioni che giustifichino il triplicare improvviso del compenso di un manager di una società con performances non proprio brillanti che dovrebbe, da statuto, svolgere una forte funzione sociale in un contesto molto delicato come quello dei servizi sanitari ai cittadini».

Il vicepresidente del consiglio comunale Balleari, ventilando la possibilità di future iniziative in Sala Rossa a Palazzo Tursi, sottolinea il fatto che i rumors diano come favorito per l’incarico l’ex amministratore unico Davide Grossi, che è stato in carica fino allo scorso 18 ottobre, giorno in cui ha presentato le sue dimissioni. Nei suoi anni di mandato Grossi ha avuto tra le mani un’azienda in condizioni di forte crisi, che – ricorda Balleari – ha raggiunto l’obiettivo del pareggio di bilancio solo a seguito della cessione di tre farmacie. Indipendentemente da chi ricoprirà l’incarico, conclude, «mi aspetto comunque che il sindaco Doria, come azionista di maggioranza della società, ci spieghi perché abbia deciso di dare un compenso stellare al futuro manager di una Srl dal capitale sociale di 10 mila euro, senza neppure vincolarlo ai risultati raggiunti».

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