La violenza di genere è una problematica che incide sul tessuto sociale e individuale. In tale contesto, per via della propria ubicazione, la farmacia territoriale svolge una funzione come centro di ascolto e supporto per le vittime di violenza. La prossimità e la capillarità delle farmacie sul territorio consentono di offrire un primo punto di contatto sicuro e accessibile a coloro che si trovino in difficoltà. Su queste premesse, nell’ambito di Cosofarma 2024 si svolgerà un evento che vedrà la partecipazione di Angela Margiotta, presidente dell’Associazione Farmaciste Insieme, e Simonetta Molinaro, ideatrice del progetto “Il farmacista informato sui fatti”.

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Luogo e dettagli dell’evento

L’evento avrà luogo il 20 aprile alle 14:30 nella sala Meeting in farma del padiglione 29 e vedrà la presenza di ospiti di rilievo come Martina Semenzato, Marta Schifone, Vittoria Doretti, Valerio de Gioia, Giada Mondini, Romana Pincitore e Daniele Raganato. La discussione sarà moderata da Simonetta Molinaro, che unisce la sua esperienza di farmacista territoriale a quella di criminologa forense. L’iniziativa mira a sensibilizzare e formare i farmacisti riguardo il loro ruolo nella lotta contro la violenza di genere, evidenziando come la professione farmaceutica possa contribuire attivamente alla rete di supporto sociale necessaria per affrontare questa grave problematica.

Presenze istituzionali e obiettivi dell’incontro

L’evento sarà arricchito dalla presenza di figure istituzionali, tra cui Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), Marco Cossolo, presidente di Federfarma, e Luigi d’Ambrosio Lettieri, presidente della Fondazione Cannavò. L’obiettivo, come spiegato dai promotori dell’iniziativa, è di trasformare ogni farmacia in un punto di riferimento attivo e informato, capace di offrire non solo servizi sanitari, ma anche supporto e orientamento in casi di violenza di genere. Con la giusta formazione e informazione anche i farmacisti possono fare la loro parte nella protezione delle vittime e nella promozione di una cultura di rispetto e sicurezza.

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