Vendita dei medicinali soggetti a prescrizione medica obbligatoria, dispensabili soltanto da una farmacia, e cessione di sostanze che vantavano proprietà curativa per il Covid-19, nonché farmaci ceduti con proprietà dopanti, tra cui tramadolo e glucocorticosteroide. Sono i prodotti messi in vendita online da diversi siti Internet esteri entrati nel mirino del Reparto operativo, sezione analisi, del Comando carabinieri per la tutela della salute. Secondo quanto comunicato dal ministero della Salute, i militari hanno dato esecuzione «ad un provvedimento di “oscuramento” nei confronti di 5 siti Internet con server ubicati all’estero». In una differente operazione, il Nucleo carabinieri Aifa ha reso noto di aver deferito all’Autorità giudiziaria 4 titolari di farmacie dislocate in varie province d’Italia «accusati di aver venduto online medicinali soggetti a prescrizione medica».

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

Lo scorso settembre altre operazioni di “shutdown”

Solo lo scorso settembre i carabinieri del Nas avevano proceduto allo shutdown di diversi siti Internet all’estero che vendevano farmaci online illegali. Si tratta di 6 siti Internet con server ubicati all’estero che svolgevano attività di vendita illegale dei farmaci. «I suddetti siti web – aveva spiegato il Ministero – offrivano in vendita dei medicinali soggetti a prescrizione medica obbligatoria, dispensabili soltanto da una farmacia. Tra i farmaci pubblicizzati, oltre ad alcune sostanze dopanti, ve ne erano anche alcuni che vantavano proprietà antimalariche».

Le attività di repressione anche sui marketplace

Ad agosto i carabinieri Aifa avevano denunciato 4 persone per aver messo in vendita farmaci di varia natura sulla piattaforma Ebay. La norma in vigore non consente la vendita di farmaci – tra cui Sop e Otc, ma anche di altra natura – su piattaforme marketplace che non siano riconducibili al sito logistico autorizzato dal ministero della Salute con apposita procedura. Proprio come ribadito a più riprese dallo stesso ministero della Salute: «Non è consentito l’utilizzo di siti web intermediari, piattaforme per l’e-commerce (marketplace) ovvero applicazioni mobili per smartphone o tablet, funzionali alla gestione online dei processi di acquisto, in quanto la vendita tramite Internet è ammessa unicamente ai soggetti autorizzati».

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.