farmaci-inutilizzatiUna proposta di legge per regolamentare in maniera adeguata all’importanza che riveste da un punto di vista sociale, sanitario ed economico la donazione di medicinali inutilizzati e la loro distribuzione da parte di organizzazioni non lucrative e per modificare l’articolo 157 del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219: è stata presentata ieri dal senatore Luigi d’Ambrosio Lettieri, capogruppo PdL della Commissione Igiene e Sanità del Senato, con i colleghi De Biasi, Mandelli e Minzolini.
“Va senz’altro evidenziato come le finalità di solidarietà sociale, di tutela ambientale, di economicità produttiva, nonché di favore al contenimento della spesa farmaceutica sottese alla donazione di medicinali”, afferma il senatore, “si confermino pienamente meritevoli e come le donazioni di medicinali sottratte dal circuito commerciale ma, ciò non di meno, utilizzabili in piena sicurezza, siano da incentivare. In questo contesto ritengo quindi opportuno proporre la modifica dell’articolo 157 del decreto legislativo n. 219 del 2006, prevedendo indicazioni ulteriori in merito alla donazione, allo scopo di delimitare con chiarezza il ruolo dell’azienda donatrice e degli altri soggetti coinvolti e di consentire una corretta e sicura fruizione dei prodotti donati”.
Per «medicinali inutilizzati» si intendono quelli (medicinale soggetto a prescrizione, senza obbligo di prescrizione, da banco e i relativi campioni gratuiti) destinati a essere eliminati dal circuito commerciale (o a non esservi immessi) a causa, ad esempio, di difetti di confezionamento o di produzione dovuti al processo produttivo o distributivo ovvero a intervenute variazioni dell’autorizzazione all’immissione in commercio, tali in ogni caso da non comprometterne l’idoneità di utilizzo in termini di qualità, sicurezza ed efficacia per il consumatore finale.
Naturalmente, sono esclusi dall’ambito di applicazione della proposta di legge e, conseguentemente, non sono suscettibili di donazione ancorché inutilizzati, i medicinali già scaduti, quelli conservati in frigorifero a temperature controllate e quelli dispensabili soltanto in strutture ospedaliere.
Le Onlus qualificate che possono svolgere questo delicato e utilissimo servizio potranno consegnare i medicinali ricevuti in donazione direttamente agli indigenti e ai bisognosi oppure tramite enti assistenziali che operano a livello locale. Tutti gli enti che svolgono quest’attività assistenziale – nei limiti del servizio di donazione di prodotti farmaceutici – sono equiparati al consumatore finale rispetto alla detenzione e alla corretta conservazione dei prodotti. Qualora i medicinali oggetto di donazione siano su prescrizione medica, gli stessi potranno essere dispensati (o somministrati) solo dalle Onlus qualificate o dagli enti assistenziali che dispongano di personale sanitario nel rispetto della normativa vigente.

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