«Di fronte alla carenza di alcuni importanti farmaci salvavita in Italia, l’Aifa “se ne lava le mani” e si limita a produrre l’elenco dei medicinali irreperibili, senza adottare alcuna misura utile a tutela della salute pubblica». È quanto denuncia il Codacons, il quale rende pubblica la risposta dell’Agenzia all’istanza presentata nei giorni scorsi dall’associazione dei consumatori assieme alle organizzazioni di Intesa 4.0, vale a dire Articolo32, Adusbef e Assoconsum. Come riportato ai propri lettori da FarmaciaVirtuale.it, infatti, lo scorso maggio le sigle avevano presentato un esposto alla procura di Roma in merito alla carenza nelle farmacie italiane di alcuni importanti farmaci antitumorali e per la cura del morbo di Parkinson. All’epoca dei fatti a finire nel mirino delle associazioni erano stati i farmaci Sinemet e Capecitabina. «Entrambi i medicinali – avevano denunciato le associazioni – risultano sempre più introvabili nelle farmacie italiane, con evidenti conseguenze negative per i pazienti che ne fanno uso».
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Ebbene, a distanza di giorni, il Codacons rende noto che nella giornata del 15 luglio 2019 «arriva la risposta ufficiale dell’Aifa», la quale evidenzia che «”può ancora registrarsi una discontinuità delle disponibilità nelle singole rivendite, legata all’elevata richiesta generata a seguito del precedente stato di carenza”». Alla luce di ciò, secondo l’associazione di consumatori, «nessun provvedimento viene illustrato circa le misure adottate dall’Agenzia per far porre fine alla carenza di medicinali salvavita sul territorio». Ne consegue che, per i motivi di cui sopra, il Codacons ha diffidato Aifa e ministero della Salute «affinché revochino le autorizzazioni di legge alle aziende farmaceutiche responsabili di tale situazione, e diano ordine all’Istituto farmaceutico militare delle forze armate di produrre i farmaci salvavita per i quali si registrino difficoltà di reperimento nelle farmacie italiane».
Il 4 luglio 2019 Luca Li Bassi, direttore generale dell’Aifa, aveva esortato gli attori della filiera a rassicurare i pazienti, fermo restando l’impegno per la risoluzione della carenza dei farmaci. Alcune ore prima, martedì 2 luglio 2019, si era svolto il tavolo per la carenza dei farmaci presso il ministero della Salute. Nel corso della giornata «sono state esaminate – aveva evidenziato il dicastero – le principali ragioni che provocano questo fenomeno». Nella stessa occasione, «tutti i partecipanti al Tavolo hanno offerto ampia disponibilità a collaborare con le strategie che si riterrà opportuno adottare. Per la risoluzione del problema è necessario un approccio integrato e consapevole ipotizzando anche eventuali modifiche normative, non solo sanzionatorie, e ritenendo opportuno che, nel prossimo aggiornamento delle linee guida di buona distribuzione dei medicinali, siano presenti previsioni più stringenti».
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