L’evoluzione del settore farmaceutico durante la pandemia è stata analizzata nel “Trend analysis report amid the Covid-19”, realizzato dal Board of pharmaceutical practice dell’International pharmaceutical federation (Fip). La pubblicazione raccoglie le tendenze rilevate nelle diverse sezioni della Federazione, che includono farmacia accademica, biologia clinica, informazioni sanitarie e sui medicinali, farmacia comunitaria, farmacia ospedaliera, farmacia industriale, farmacia militare e di emergenza, farmacia sociale e amministrativa. In ognuno di questi ambiti vengono analizzati i cambiamenti individuati rispetto a sei tematiche, quali la trasformazione nell’istruzione farmaceutica, l’ampliamento dell’ambito della pratica, la preparazione a pandemie e calamità naturali, le preoccupazioni culturali e ambientali, l’aumento degli investimenti in sistemi di dati e automazione, le problematiche economiche e distributive.
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I cambiamenti nella farmacia territoriale
Dall’inizio della pandemia a oggi, la farmacia di comunità si è trovata al centro di un articolato processo di trasformazione. Tra i cambiamenti più rilevanti la Fip riscontra un maggior riconoscimento del ruolo dei farmacisti comunitari come risorsa per il sistema sanitario e come fonte di informazione affidabile per i cittadini. Il report rileva una battuta d’arresto della fuga dei talenti da questo ambito della farmacia verso altre aree del settore. In merito all’operatività, evidenzia invece un aumento della digitalizzazione, della telemedicina e delle consegne a domicilio, ma un rallentamento dell’automazione del processo di dispensazione. Tra le evoluzioni negative, la Fip sottolinea come gli anni della pandemia abbiano esacerbato i problemi di carenze di farmaci e abbiano ridotto i finanziamenti per le malattie croniche. Un altro processo che l’analisi della Fip segnala come in aumento è l’offerta di servizi da parte di farmacisti ospedalieri al di fuori dell’ospedale, una tendenza che potrebbe determinare un rapporto di concorrenza tra farmacisti ospedalieri e comunitari.
In crescita la domanda di farmacisti
Un’ampia sezione del report della Fip esamina l’istruzione farmaceutica, fortemente cambiata dalla digitalizzazione. Secondo la Federazione, sono aumentati gli istituti che offrono formazione nei vari rami della farmacia, ma sono diminuiti gli studenti iscritti nei paesi ad alto reddito. Il testo riferisce infatti che, «poiché la pressione sui sistemi sanitari continua a crescere, c’è una forte domanda di farmacisti ed esperti in scienze farmaceutiche in tutto il mondo. L’espansione del numero di istituti di istruzione farmaceutica a livello globale amplierebbe la disponibilità di professionisti, ma si riscontrano alcune preoccupazioni a causa delle differenze nelle tecnologie di apprendimento e del gap di competenze tra paesi ad alto e basso reddito. L’aumento degli istituti dovrebbe anche mirare a integrare pienamente la teoria scientifica e la pratica nel percorso formativo farmaceutico. Tuttavia, sebbene vi sia una crescente domanda di farmacisti ed esperti in ambito farmaceutico, stiamo assistendo anche a una riduzione delle iscrizioni degli studenti alle scuole di farmacia dei paesi ad alto reddito».
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